Anche il Pd, che da poco ha ritrovato un segretario, si organizza per le Europee. Zingaretti e Calenda sono pronti all’alleanza.
Il neo leader del Pd, Nicola Zingaretti, fa appello alle forze di centro sinistra, per contrastare in Europa il centro destra e tutte le sue derive. Intanto Zingaretti e Calenda formalizzano la loro unione e, per le votazioni Ue, il simbolo del Pd conterrà un richiamo proprio al manifesto di Carlo Calenda, “Siamo europei”. Il manifesto riunisce tutte le forze progressiste contro il sovranismo che cresce in Italia e cerca appoggio in tutta Europa, oltre a quella del segretario Pd ha già raccolto l’adesione di Maurizio Martina e Paolo Gentiloni.
Intanto il leader Pd ammette che il punto debole della sinistra sia la sua riluttanza a fare squadra, perdendo voti e credibilità in tante piccole ramificazioni:
Contro l’onda nera basta divisioni. A volte il problema siamo noi, siamo noi il soggetto che dividendosi rende impossibile la costruzione di alleanze unitarie.
La rete dei Comuni
Il lavoro di rafforzamento delle alleanze sarà impegnativo, soprattutto a partire dai piccoli Comuni che costituiscono la base dell’elettorato. Sono quattro mila quelli in cui si voterà a breve e Zingaretti è consapevole che da lì deve ripartire la ricostruzione della fiducia del popolo Pd, per questo sarà organizzata una grande assemblea con tutti i candidati che si presenteranno alle elezioni. Appare altrettanto difficile l’opera di contrasto all’attuale Governo, di cui definisce il bilancio come disastroso.
Gli alleati del Pd
La parola d’ordine sarà una fase nuova, il Partito Democratico deve essere riorganizzato e, oltre alla rete dei Comuni, Zingaretti guarda alle forze di sinistra in Europa, come Tsipras e Macron. A livello nazionale, invece, il dialogo è con +Europa di Emma Bonino, Italia in Comune di Federico Pizzarotti, Democrazia Solidale presentata dal medico di Lampedusa Pietro Bartolo e Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista – di Roberto Speranza, ex capogruppo del Pd.