Il 24 ottobre la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato il nuovo farmaco contro l’influenza baloxavir marboxil, commercializzato con il nome di Xofluza. Grazie al suo nuovo meccanismo d’azione sarà utile nel combattere il fenomeno della resistenza farmacologica e a combattere l’influenza con un unica dose.
Erano vent’anni che la Food and Drug Administration (FDA) non approvava un farmaco antivirale utile contro l’influenza. Ma Xofluza ci è riuscita, grazie soprattutto al nuovo meccanismo di uccisione del virus dell’influenza e alla somministrazione monodose.
L’influenza più o meno la conosciamo tutti: è una malattia del sistema respiratorio causata da un virus della famiglia degli Ortomyxoviridae (Ortomyxovirus) che si trasmette per via aerea. L’influenza causa febbre, mal di gola, dolori muscolari e articolari, tosse, rinorrea e malessere generale, a volte sono presenti anche nausea e vomito (soprattutto nei bambini). I sintomi durano circa una settimana e la maggior parte delle volte il decorso è benigno.
Sebbene l’influenza sembri una patologia innocua, essa è la principale causa di epidemie nel mondo moderno e causa centinaia di milioni di casi e dai 250000 al milione di morti ogni anno, soprattutto anziani e soggetti a rischio (scompensati, immunodepressi, ecc). L’avvento di Xofluza potrebbe quindi risultare utile a ridurre questi numeri drammatici, sebbene il metodo migliore per evitare la patologia resti la vaccinazione, soprattutto per i soggetti più sensibili.
Come funziona Xofluza?
La maggior parte degli antivirale è accomunata dal meccanismo d’azione. Essi agiscono impedendo che le copie di virus che si sono formate all’interno delle cellule vengano riversate all’esterno.
Xofluza invece agisce sulle subunità virali proteiche responsabili della replicazione del virus, impedendo dunque che le nuove copie si possano formare. Il farmaco può essere assunta dalle persone sopra i 12 anni, in singola dose, entro 24-48 ore dall’insorgenza dei sintomi.
In termini di efficacia Xofluza e gli altri farmaci antivirali sono molto simili. Eppure il nuovo farmaco presenta due importanti vantaggi:
- basta una sola somministrazione;
- riduce di molto la contagiosità;
- è capace di eludere il fenomeno della resistenza farmacologica.
Col tempo infatti i virus si sono abituati a combattere contro i “classici” antivirali, mentre Xofluza presenta un meccanismo di azione inedito contro cui non sono “attrezzati”.
Verso un mondo senza epidemie?
Marco Giglia