Xavi Hernandez si ritira. E improvvisamente su tutti i campi di calcio una luce si spegne. Faro del Barcellona di Guardiola -quello che ha vinto tutto, la squadra che verrà studiata ancora per i prossimi 20 anni- Xavi era così: geniale, illogico, illuminante.
Sono stato fortunato a non subire infortuni gravi e credo che la mia carriera sia calata progressivamente. Vedo che sono sempre più stanco e diventa sempre più problematico recuperare dagli sforzi per me. Questa in Qatar sarà sicuramente l’ultima stagione agonistica. Penso di prendere il patentino e di allenare in futuro
Sono queste le parole con cui il centrocampista spagnolo ha voluto annunciare al mondo il suo ritiro.
Nel dubbio, dalla a Xavi
Xavi, classe 1980, smetterà il prossimo Aprile. Attualmente è il capitano dell’Al Sadd, squadra che milita nel campionato qatariota. E’ considerato una dei registi più forti di sempre, al pari di Andrea Pirlo. Tecnica sopraffina, visione di gioco totale e discreta capacità realizzativa: era il giocatore a cui dare la palla quando serviva l‘idea vincente, quando c’era da inventare un passaggio impossibile. Non c’è traiettoria che lui non sia stato in grado di tracciare. In molti lo vedono già come futuro allenatore del Barça: sarebbe la sua naturale collocazione. Al momento però dice che non è ancora pronto…
Xavi è uno dei pochi giocatori capaci di vincere tutto, ma tutto per davvero. 8 Liga, 6 Supercoppe spagnole, 3 coppe del Re, 4 Champions League, 2 Supercoppa Uefa, 2 Coppe del mondo per club FIFA. Ovviamente solo con la maglia del Barcellona. Con la maglia della nazionale spagnola ha vinto il Mondiale 2010 e l‘Europeo 2012. Le uniche competizione che non ha vinto sono quelle a cui non ha partecipato. In quanti possono dirlo?
Chapeaux.