Lenovo ha lanciato il progetto “Work For Humankind”: un invito a lavorare in modalità remota sulla leggendaria Isola di Robinson Crusoe, in Cile. Non si tratta di una prospettiva utopica, ma di un’opportunità reale a tutti gli effetti. Fino al 31 dicembre 2021 è possibile inviare la propria candidatura per partecipare a questa iniziativa. Un progetto innovativo e smart, figlio della pandemia e delle risorse che da essa sono emerse.
Lenovo e l’impegno durante la pandemia
La multinazionale Lenovo è nata alla fine degli anni’ 90 a Pechino. Ricopre da una decina d’anni un ruolo preponderante nel mercato mondiale di dispositivi elettronici, in particolare personal computer.
Durante il periodo pandemico Lenovo si è impegnata a fornire contributi per far fronte alla situazione d’emergenza. L’azienda è stata mossa dal proposito di sviluppare una tecnologia più smart e alla portata di tutti. È infatti evidente come la tecnologia sia stata fondamentale e ci stia accompagnando, coi suoi pro e i suoi contro, nell’affrontare le sfide che la pandemia sta portando con sé. Lenovo ha contribuito a fornire prodotti tecnologici fondamentali per gli ospedali, i ricercatori e le scuole. Si è impegnata a non abbandonare i suoi dipendenti, tentando di trasmettere l’idea di una “normalità smart” nei suoi uffici. Allo stesso tempo ha cercato di stare vicino alle sue comunità virtuali, accompagnandole con suggerimenti e stimoli per lavorare da remoto e con i dispositivi tecnologici.
La ricerca sul lavoro di Lenovo
Lenovo ha compiuto una ricerca globale sui lavoratori appartenenti alle generazioni Y e Z. Da questo studio sono emersi moltissimi dati interessanti, che dimostrano come il lavoro e soprattutto la concezione dello stesso, si stia evolvendo verso nuove prospettive.
Sono state sottolineate la crescita e la diffusione del lavoro da remoto e ibrido, per ovvie forze maggiori. I lavoratori sarebbero soddisfatti dello stesso, tanto da desiderarlo anche una volta superate le peggiori restrizioni pandemiche. Questa modalità di lavoro garantisce infatti una maggiore flessibilità e la possibilità di risparmiare denaro e tempo e averne di più da dedicare alla propria vita privata. I giovani lavoratori hanno inoltre dimostrato una forte inclinazione a cambiare ambiente in cui svolgere il proprio lavoro e si sono dichiarati disposti a effettuarlo anche da luoghi più remoti. Addirittura, il 70% dei partecipanti, appartenenti alle generazioni Y e Z, ha affermato che preferirebbe lavorare più tempo da una destinazione lontana scelta, piuttosto che andare tutti i giorni in ufficio. Dai dati emerge infine che i giovani lavoratori si sentono più produttivi e creativi quando lavorano da remoto.
L’iniziativa Work for Humankind
A dicembre 2021 Lenovo ha lanciato un’iniziativa molto coraggiosa: lavorare presso una delle località più remote della terra, grazie alla tecnologia. L’invito è davvero allettante: trasferirsi per un mese sull’Isola di Robinson Crusoe, immersa nell’Oceano Pacifico a circa 700 km dal Cile continentale, e lavorare in smartworking per la propria sede, potenzialmente dall’altra parte del mondo. L’adesione è volontaria e chi deciderà di candidarsi verrà spesato da Lenovo per ciò che riguarda i dispositivi tecnologici per il lavoro e i costi di viaggio e alloggio.
In cambio gli smarworker dovranno prestare servizio volontario sull’isola, in collaborazione coi suoi abitanti. Attraverso una serie di progetti e interventi i volontari parteciperanno alle attività volte a prevenire l’estinzione delle specie più a rischio sull’isola e si affiancheranno alla popolazione in un percorso di consapevolezza e messa in atto di azioni di sostenibilità ambientale e sviluppo tecnologico.
Un binomio tra tecnologia e natura incontaminata
L’isola di Robinson Crusoe appartiene all’arcipelago delle Isole Juan Fernàndez ed è conosciuta anche con il nome di Màs Tierra o Aguas Buenas. La storia vuole che il corsaro britannico Alexander Selkirk sarebbe stato abbandonato qui e avrebbe vissuto come naufrago per molti anni. Le sue avventure avrebbero poi ispirato il famoso romanzo di Daniel Defoe.
Quest’isola è a tutti gli effetti un paradiso terrestre, prevalentemente montuoso, che ospita rare specie vegetali e fornisce scenari naturalistici unici. Ospita poi diverse specie di fauna, soprattutto marina. L’unico villaggio presente sull’isola si chiama San Juan Bautista ed è abitato da circa 900 persone che vivono principalmente di pesca, in particolare dell’aragosta, e di turismo. L’isola è raggiungibile da Santiago del Cile in due ore e per mezzo dell’aereo, a elica e con molti pochi posti.
Si tratta di uno dei luoghi ecologicamente più ricchi del pianeta.
Le sfide e i cambiamenti del mondo di oggi sono pian piano arrivate anche in questo luogo e negli ultimi dieci anni sono stati sviluppati una serie di progetti per sostenere la comunità locale a farvi fronte. Le questioni di maggior rilievo sono l’accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria per la popolazione, la gestione del degrado dell’habitat e delle specie invasive e la diffusione delle telecomunicazioni e della tecnologia. Quest’ultima si è rivelata un grande ostacolo per lo sviluppo dell’isola. Gli abitanti si sono battuti per il mantenimento dei propri patrimoni culturali e naturali e si stanno muovendo verso una maggiore indipendenza per soddisfare le proprie esigenze alimentari ed energetiche.
I lavoratori volontari saranno quindi dei sostenitori e fungeranno da supporto nelle attività di prevenzione dell’estinzione delle specie e nel raggiungimento della sostenibilità da parte della comunità.
L’hub tecnologico di Lenovo
Lenovo ha lanciato l’iniziativa Work for Humankind in collaborazione con l’organizzazione no-profit Island Conservation e con la comunità dell’isola di Robinson Crusoe. Il contributo di Lenovo è indirizzato alla creazione di un hub tecnologico che favorisca lo sviluppo di nuove soluzioni di connettività sull’isola. Non mancheranno quindi dispositivi tecnologici, servizi e soluzioni smart e connettività internet ad alta velocità.
Si tratta di una sfida complessa e stimolante, ma allo stesso tempo viene spontaneo domandarsi se la coesistenza di ambiente incontaminato e tecnologia non trasformi irrimediabilmente il primo, privandolo delle sue caratteristiche portanti. Al tempo stesso però, l’apporto che i volontari potranno dare alla comunità locale si presenta come una grande fonte di entusiasmo verso il progetto.
Siamo lieti di collaborare con Lenovo e di accogliere sulla nostra isola i volontari da tutto il mondo. Siamo molto entusiasti di iniziare e di assistere all’impatto positivo che i volontari potranno portare alla nostra comunità, alla biodiversità e agli ecosistemi sull’isola di Robinson Crusoe.
Sono queste le parole del sindaco dell’isola Pablo Manríquez Angulo.
È possibile candidarsi fino a fine mese per il Work for Humankind: basta essere maggiorenni, vaccinati e avere un passaporto valido… e naturalmente un lavoro che si possa svolgere in modalità remota! Il progetto avrà inizio con la primavera del 2022 e ogni smartworker potrà trattenersi sull’isola per un massimo di quattro settimane.