Woody Allen è indubbiamente un regista ineccepibile. Ma possiamo dire lo stesso della sua vita privata? Molte persone, tra cui attori famosi, hanno qualcosa da dire su di lui.
Recentemente, l’attrice Susan Sarandon ha parlato di lui, e non in tono molto lusinghiero. Perché? Il mondo ricorderà sicuramente le accuse che lo videro protagonista nel 1992. Tali accuse erano mosse da Dylan, figlia di Mia Farrow, ex compagna di Woody Allen. La bambina, che all’epoca aveva solo 7 anni, aveva raccontato alla madre di essere stata violentata in soffitta dal regista. Con la sua ingenuità di bimba, Dylan aveva chiesto alla Farrow se suo padre facesse lo stesso con lei. Iniziò così il viaggio della donna e della bambina tra medici, tribunali e testimonianze.
Ben presto le accuse caddero, perché secondo Allen ed i suoi avvocati non sussistevano. Girava voce che Mia Farrow, dopo aver scoperto la storia tra il regista e la sua figlia adottiva Soon-Yi Previn, volesse fargliela pagare. Quindi si pensò che le accuse fossero solo una messinscena della Farrow.
Nel 2014 il caso tornò a fare scalpore: Dylan, ormai quasi trentenne, scrisse un’accorata lettera al New York Times, in cui sosteneva che Woody Allen “è la prova vivente del modo in cui la nostra società non riesce a difendere le vittime delle violenze sessuali”.
Il maggio del 2016 vede Susan Sarandon e Geena Davis, protagoniste del film “Thelma e Louise”, riunirsi in occasione del Festival di Cannes. Le due attrici sono state premiate per il sostegno dato alle donne nel cinema. Quale migliore occasione se non i 25 anni di “Thelma e Louise”? Durante la consegna del premio, la Sarandon è stata intervistata e ha parlato di Woody Allen in toni aspri. “Penso che abbia abusato sessualmente di una bambina e non credo che questo sia giusto” ha detto riferendosi al regista, anch’egli presente a Cannes con “Café Society”.
Susan Sarandon, oltre ad essere un’attrice molto apprezzata, è famosa anche per il suo impegno a favore dei diritti delle donne. E’ naturale che la violenza sessuale subìta da una donna (in questo caso una bambina) la faccia indignare. Nonostante la moltitudine di attori schieratasi dalla parte della Sarandon, molti altri, tra cui l’attrice Diane Keaton (“Credo nel mio amico” ha detto alla stampa), hanno difeso a spada tratta Woody Allen.
Qual è, dunque, la verità? Quella di Dylan, sostenuta dalla Sarandon, oppure quella di Woody Allen? Solo i protagonisti di questa vicenda conoscono la realtà dei fatti, ma una cosa è certa: un bambino, chiunque esso sia, non dovrebbe mai perdere la fiducia nella sua figura di riferimento, che sia maschile o femminile.