Buon compleanno, Wonder Woman!

Wonder Woman, la super eroina dei fumetti, compie 75 anni e per festeggiare torna con un nuovo capitolo della saga fumettistica Wonder Woman Rebirth e un lungometraggio in uscita nel giugno del prossimo anno

comics
www.dccomics.com

75 anni e non sentirli. Anzi, la bella Diana torna in forma smagliante, a ricordare che i veri miti non tramontano mai. E lei, l’Amazzone per eccellenza che ha emozionato intere generazioni con le sue vignette (e con la serie televisiva degli anni ’70) da tempo è entrata a pieno titolo nell’Olimpo del mito. Nell’anno clou, la DC Entertainment ha voluto festeggiare l’eroina in modo eclatante senza tralasciare nulla. A partire dal San Diego Comic Con, previsto per il prossimo 21 luglio (maggiori info su http://www.comic-con.org/), dove sarà presentata la Barbie Diana, realizzata in collaborazione con Mattel e che avrà un costo di 80 dollari, oltre al modello di Converse “Wonder Woman” in edizione limitata. La convention di San Diego sarà anche il momento ideale per apprezzare tutti i costumi ufficiali del film.

Il nuovo capitolo “Wonder Woman Rebirth”, tanto atteso dal pubblico, farà luce su tanti aspetti “intimi” della vita di Diana. Finalmente si potrà sapere di più sulla sua identità e sulle sue radici e il come è davvero originale e avvincente. Chi è e da dove viene la bella Amazzone? È stata creata da argilla o è figlia di Zeus e Hyppolita? Ebbene, mentre i numeri dispari del fumetto raccontano le avventure che coinvolgono l’eroina nel presente, i numeri pari sono una sorta di flashback. Un ritorno all’anno uno della protagonista, che connette la sua identità – anche sessuale – al lungo ciclo di avventure.

Diana vive sull’isola di Themyshira dal 1941. Da quando, cioè, il famoso personaggio nacque dalla fantasia di William Moulton Marston, che volle la principessa completamente isolata dal resto dell’umanità (quella maschile in particolare). Lo stesso creatore del personaggio pose così le basi implicite dell’orientamento bisessuale di Wonder Woman (un riferimento in tal senso è Wonder Woman #2, ricco di tavole non presenti nelle pubblicazioni “ufficiali” e diffuso negli States a partire dalla scorsa settimana). 75 lunghi anni dall’uscita numero #8 di All Star Comics e che fa di questo, l’anno targato DC Comics.

L’unica nota dolente è forse l’abbandono di Frank Cho. L’artista, dopo essersi dedicato alla realizzazione delle variant cover dei primi sei albi di Rebirth, ha deciso di accantonare la bella Diana. Un addio prematuro, considerato che Cho avrebbe dovuto realizzare 24 copertine. Secondo i media, la decisione sarebbe stata presa a causa della censura dei suoi disegni, operata da Greg Rucka, sceneggiatore della serie. Un trionfo di carne in bella vista, a quanto pare. Eppure, nonostante i vistosi cambiamenti estetici dell’Amazzone dal 1941 ad oggi, il fascio di muscoli e femminee rotondità non sono mai state mistero per milioni di lettori sparsi per il pianeta.

Chissà come reagiranno il prossimo 2 giugno 2017, quando Wonder Woman uscirà nelle sale. La bella israeliana Gal Gadot sarà proprio Diana. L’attrice è già nota al pubblico per il suo ruolo in Batman V Superman: Dawn of Justice e sarà diretta da un’altra grande donna, la regista Patty Jenkins che con il suo Monster ha fatto guadagnare l’Oscar a Charlize Theron. Nel film Wonder Woman, che prima di diventare principessa è una donna addestrata alla guerra, avrà una spiccata emotività. Perfetta sintesi tra istinto e strategia, non potrà comunque sottrarsi al destino che la attende, innamorandosi di Steven Trevor (Chris Pine), vero e proprio viatico verso l’umanità finora sconosciuta.

Alessandra Maria

Exit mobile version