Indossare magliette con la scritta “White Lives Matter” per l’ultimo giorno di scuola. Questa l’idea di alcuni studenti della Montgomery Area High School, un piccolo liceo di una zona rurale della Pennsylvania, Stati Uniti.
La foto dei 5 liceali è stata inizialmente postata su Snapchat, per poi finire su Facebook e Reddit, e fare infine il giro del web. La scritta riportata sulle magliette, “White Lives Matter”, messa ben in vista, vuole essere una critica al Black Lives Matter.
#BlackLivesMatter
Un movimento nato nel 2013, ma conosciuto da molti a seguito dell’omicidio di George Floyd. Si propone di eradicare la supremazia bianca e di creare un potere locale per intervenire sulla violenza, inflitta alle comunità nere da stato e vigilanti. Si tratta, quindi, di un movimento antirazzista, che lotta per abolire privilegi e pregiudizi legati alle diverse etnie. In special modo combatte per eliminare il pregiudizio che lega pelle scura a criminalità, per arginare il problema della brutalità della polizia nei confronti delle persone di colore.
Obiettivi nobili, che dovrebbero essere accolti e supportati da chiunque pensi che non esistono etnie superiori o migliori. Tuttavia, il messaggio di Black Lives Matter viene spesso travisato, come se intendesse dire che SOLO le vite delle persone di colore sono importanti, o che sono PIÙ importanti di quelle di altre etnie. Proprio per questo sono nati, come critica al BLM, altri movimenti e altri hashtag da sbandierare sui social.
#WhiteLivesMatter
Uno di questi è appunto White Lives Matter. Si tratta più che altro di uno slogan utilizzato da gruppi di suprematisti bianchi, tra cui anche il Ku Klux Klan, che seguono l’ideologia delle “razze” nazista. Lottano affinché venga applicata la gerarchia “razziale”, di modo che i bianchi possano regnare sulle “razze inferiori”.
Si tratta di un’ideologia alquanto pericolosa, e che diffusa sul web senza criteri può portare a catastrofi e genocidi. Un ritorno al tetro passato. Infatti, non si tratta semplicemente di uno slogan, bensì di uno strumento di propaganda impiegato da gruppi ed associazioni che organizzano cortei, proteste, che si preparano per una vera e propria rivoluzione. Alcuni social, infatti, cercano di contenere questi contenuti razzisti: Twitter ha sospeso l’account di Rebecca Barnette, co-fondatrice di White Lives Matter. Ma l’ideologia continua a diffondersi, arriva ora nelle scuole!
Perché White Lives Matter è pericoloso
A primo impatto si potrebbe pensare che White Lives Matter, in quanto critica al BLM, voglia dire che ANCHE le vite dei bianchi hanno un valore. Infatti, quelli che la pensano così, anche se solitamente usano lo slogan #WhiteLivesMatterToo, raccontano ad esempio di episodi di brutalità da parte della polizia nei confronti dei bianchi.
Ma il White Lives Matter va ben oltre. Si tratta di uno slogan neonazista, che con il tempo sta andando a creare un vero e proprio movimento. Un movimento suprematista bianco.
Problema di razzismo in Pennsylvania
Non stupisce il fatto che questo “incidente” è avvenuto in Pennsylvania, dove il problema del razzismo a scuola non è affatto una novità. Infatti, nonostante gli studenti di colore rappresentino ben il 33% della popolazione dello stato, tra gli insegnanti solo il 5% è di colore. Mentre, come spiegano Maureen Madden e Malcom Kenyatta, è importante che insegnati e dirigenti riflettano le comunità che rappresentano. È in questo modo che si combatte l’odio e si dà speranza, la speranza di arrivare ad ottenere lo stesso successo.
Sono poi molti i reclami e le denunce di episodi razzisti che i responsabili della Pennsylvania ignorano. Tameko Patterson racconta di ragazzi che non sono stati ammessi a corsi avanzati a causa del colore della loro pelle. Chad Lassiter racconta la sua esperienza all’università della Pennsylvania, affermando che la polizia del campus lo seguiva continuamente. Di storie del genere se ne sentono fin troppe.
Quali le conseguenze per i sostenitori del White Lives Matter
È per questo che non si può passare sopra all’”incidente” della Montgomery Area High School.
Sono stati mandati a casa da scuola. Era l’ULTIMO GIORNO.
NON ci sono state ripercussioni. Sono anche andati al ballo la sera dopo.
Alcuni di loro erano all’ultimo anno, e andranno a rappresentare la NOSTRA scuola e città.
Queste le parole di una fonte di VICE News. Nonostante ciò, sembrerebbe che sullo snap originale ci fosse scritto “buon ultimo giorno lol stati cacciati da scuola“.
Quella di Montgomery è una cittadina che tollera la bigotteria, e proprio per questo “non vai controcorrente o sei bullizzato e ostracizzato”, rivelano le fonti anonime di VICE News. Infatti, la lettera di disgusto scritta da Sherry Lee Havonbrook al Williamsport Sun-Gazette è seguita da numerosi commenti di critica, come
“E le magliette di BLM sono OK?? Che bigotta che sei.”
“Perché siamo arrivati ad accettare che solo le vite dei neri sono importanti? Scusa, OGNI vita è importante e questo è un dato di fatto.”
È proprio per questo, per commenti e “bravate” del genere, che abbiamo bisogno del Black Lives Matter. Perché molti non capiscono, o peggio contrastano il movimento. C’è ancora chi sarebbe pronto a seguire il Führer nella sua lotta ariana. Non possiamo permetterci un ritorno al passato. Bisogna educare questi giovani e smettere di ignorare le denunce dei discriminati.
Elisa Pinesich