Lanciato l’allarme per il pericoloso virus che minaccia gli archivi di dati, di milioni di utenti della comunità dell’app di messaggistica più utilizzato, Whatsapp.
Così l’ennesimo tentativo, seguito di una lunga serie già avvenuta nei mesi passati, al client di Zuckerberg. Infatti, è costantemente preso di mira da parte di hacker che mettono a punto sempre nuovi virus, mettendo così (a volte) “in ginocchio” il sistema. Su Whatsapp, al momento, sembrerebbe girare questo nuovo virus che mette in pericolo i dati degli utenti del client.
Lo schema seguito dal virus è piuttosto comune: attivandosi tramite mail ricevuta all’interno della propria posta elettronica, avvisa della presenza di un messaggio audio in segreteria.
Ma la vera domanda… come funziona ?
Le mail, di solito, sono provenienti da fucate@justfax.net o darcy.bambrick@rogers.com e, se si accede sulla posta tramite smartphone e si clicca sul pulsante “Autoplay” all’interno delle mail, si verrà reindirizzati ad una pagina-nido di malware che infetta così lo smartphone e deruba gli utenti dei dati personali e delle loro foto private, che potrebbero essere utilizzate con scopo di ricatto.
Come prevenire ? Semplice, basterà cestinare la mail, evitando di cliccare sui contenuti della mail… solo così, il vostro Whatsapp sarà al sicuro.
Resta il fatto che la società di sicurezza Check Point ha rilevato una pericolosa falla anche nella versione web di Whatsapp, che ha messo a rischio 200 milioni di persone iscritte. Il ”bug”, che è stato riparato, consentiva di distribuire virus, compresi i temuti “ransomware” quelli che prendono in “ostaggio” dispositivi e file.
La falla individuata consentiva agli hacker di ingannare gli utenti inviando loro dei contatti per la rubrica telefonica – nel formato ‘vCard’, del tutto simili a quelli autentici – e che invece erano portatori di diversi tipi di virus. Tutto quello di cui l’hacker aveva bisogno era il numero di cellulare associato all’account da “infettare”. Check Point spiega di aver segnalato la falla a WhatsApp il 21 agosto e il 27 agosto l’applicazione vi ha posto rimedio, ma la notizia si è saputa oggi.
Whatsapp era già stata “bocciata” a giugno dalla ricerca della Electronic Frontier Foundation che dà le pagelle ai giganti del web in termini di privacy e protezione dei dati personali: promosse Facebook e Twitter, Whatsapp invece è stata considerata “un vero colabrodo” di dati.