«Ma alla fine, cos’è un uomo nella natura?
Un nulla davanti all’infinito, un tutto davanti al nulla,
qualcosa di mezzo tra il nulla e il tutto,
infinitamente lontano dal comprendere gli estremi.
Il fine e il principio delle cose gli sono inesorabilmente
nascosti da un segreto impenetrabile.»
B. Pascal
L’uomo è capace di grandissime cose, creazioni che rendono possibile guardare il mondo dall’alto, passeggiare sui propri pensieri e chiedersi se davvero il senso della vita sia procedere senza senso.
L’uomo è capace di tanto se solo davvero lo volesse; potrebbe smuovere i cuori e alleggerire le sofferenze degli altri se solo mettesse la stessa energia nell’amore così come nelle creazioni.
Sono passati i tempi in cui ci si chiedeva se l’uomo avrebbe mai camminato sospeso nel vuoto, se fosse mai possibile galleggiare su un nulla estremo che ti mette in contatto con il tutto della vita.
Sono passati i tempi in cui, per guardare la vastità serviva volare in alto nel cielo con un aereo.
Passeggiare nel vuoto è possibile, in Cina, sulla montagna di Tianmen, nel parco nazionale Zhangjiajie.
Una vera e proprio camminata nel vuoto grazie ad una passerella di vetro temprato, avente uno spessore di sei centimetri e di sessanta metri di lunghezza, che si trova su 1430 metri nel vuoto.
Sono necessarie delle pattine particolari per poter camminare lungo questo percorso, delle pattine che ricoprono le scarpe affinché venga evitato che il vetro venga sporcato, o peggio ancora, graffiato.
Inutile dire che la vista è mozzafiato, non capita tutti i giorni di poter guardare il mondo da una prospettiva differente, ma letteralmente da una prospettiva differente.
Forse così ci renderemo davvero conto di quanto noi esseri umani siamo infinitamente piccoli di fronte l’immensità dell’universo. Forse ci renderemo conto di quanto, le meraviglie che ci regala la terra, vadano preservate invece che distrutte.
Vanessa Romani