Volte Celesti, l’ installazione mistica di Miguel Chevalier che fa sognare

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Platform Architecture & Design.

Volte Celesti è la nuova opera dell’artista francese Miguel Chevalier. L’installazione anima le volte a crociera della chiesa di S. Eustachio a Parigi, creando un’atmosfera mistica e surreale.

Volte Celesti rappresenta un vortice di luci e colori che sembrano danzare sulle meravigliose strutture medievali della Chiesa di S. Eustachio nella sempre eterna Parigi. Miguel Chevalier, artista che ha fatto delle installazioni interattive il suo tratto distintivo, fa sognare ancora una volta.

L’installazione Voûtes Célestes è stata presentata in occasione della notte bianca di Parigi, il primo ottobre. L’opera si compone di un software creato dall’artista che riproduce sulla volta della navata una serie di mappe celesti immaginarie, che si manifestano in un continuo alternarsi di luci, forme e colori.

L’artista immagina uno spazio al di là della volta della navata, che sembra per l’appunto aprirsi verso il cielo stellato ed espandersi all’infinito senza una fine. Chevalier proietta il futuro nel passato e riprende con moderni mezzi il concetto dell’arte medievale, in particolare gotica, intesa come continua ascesa verso l’alto, metafora dell’ascesa verso Dio.

Non a caso la Chiesa di S. Eustachio a Parigi è di struttura gotica e con le Volte Celesti si sottolinea ancor di più il concetto di ascendenza mistica. Il misticismo è rafforzato dall’accompagnamento musicale: le musiche dell’organista della chiesa insieme al repertorio del coro di S. Eustachio.

Miguel Chevalier è un’artista nato in Messico ma che studia e si forma a Parigi. Viene considerato uno dei pionieri dell’arte digitale, in quanto le sue creazioni sono installazioni interattive che si basano su strumenti digitali avanzati.

Le sue opere sono caratterizzate da grandi proiezioni in spazi chiusi ma anche aperti in cui egli indaga la mutevole forma della realtà digitale e la sua costante evoluzione coinvolgendo nella sua ricerca il fruitore dell’opera.

Spazio e crescita sono le costanti attorno alle quali si concentra la ricerca artistica di Miguel Chevalier. Prima delle Volte Celesti, sua ultima installazione, ricordiamo Il Tappeto magico (2012), opera ha girato il mondo e prevede un contatto diretto con il visitatore che calpestando l’installazione da vita all’evolversi dell’opera. Molte sono le installazioni che però Chevalier ha creato a partire dagli anni ’90, stimolando la riflessione sulla questione dello spazio e delle forme mutevoli della società in cui l’uomo opera.

Laura Maiellaro

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