La cultura non è fatta solo di arte, o meglio l’arte ha diverse forme. Forse quest’espressione è la più adatta. Ciò che una cultura racchiude dentro è fatto di colori, storie, teatro, marmo, legno piante, stoffe, architettura, musica, cucina, persone e tanto altro. In sostanza è fatta di talenti che impegnandosi, realizzano opere che permangono.
Spesso se ne capisce il valore e se ne scopre l’esistenza quando chi le ha create è passato a migliore vita, e ci si meraviglia di come con poco si riesce a creare qualche cosa di grande, immortale. La missione del programma IL DIVANO DELL’ARTE, è forse anche questa…. Dare voce a chi non ne ha quando è ancora in vita…..
“Le risorse umane sono come le risorse naturali, giacciono in profondità, ecco perché bisogna andare a creare e soprattutto bisogna creare le condizioni affinché queste si manifestino”
( Ken Robinson)
Comincia così il primo video: “….sono Eugenio Santoro di MuseoOrfeo, ben venuti alla mia nuova rubrica IL DIVANO DELL’ARTE….” Un’idea nata dal desiderio di far conoscere la vera Italia, in un periodo storico in cui tutto sembra girare attorno a gli show “a basso impatto intellettuale”, e dove la cultura è relegata a mera parola che ricorda qualcosa di antico e impolverato come un vecchio libro lasciato in soffitta.
La cultura non è fatta di grandi nomi e grandi personaggi, ma di piccoli uomini e donne il cui nome, il più delle volte è sconosciuto ed uguale a molti altri. La differenza è l’impegno quotidiano, la fatica di creare idee e realizzare progetti che gridano a gran voce …questa è la vera Italia. I veri protagonisti di questo paese non li troverete in televisione, nei festival, nel parlamento o nei libri; ma li trovate per strada, nei laboratori, nelle piccole botteghe, nei campi ed …intorno a voi!!
E’ proprio a queste persone che l’ideatore del programma Eugenio Santoro, dedica il DIVANO DELL’ARTE: luogo accogliente, comodo e familiare dove sedersi e parlare di se e dei propri progetti. Il divano non è un mobile, è più un’idea, ecco perché spesso è sostituito da scalinate o ristoranti, oppure semplici sedie perché l’importante è parlare, raccontarsi. Parte da Bologna, per l’esattezza da un’appartamento, che lo stesso Eugenio Santoro definisce :
” luogo di incontro, produzione, ricerca, scambio in cui poter discutere d’arte e di cultura, in un appartamento al secondo ed ultimo piano di un palazzo antico”.
Anche se si chiama Divano dell’arte, il programma cerca di rispondere a tutti i talenti nascosti …non importa dove, l’importante è dare voce a chi non ne ha; ecco perché nasce a Bologna ma cresce viaggiando per le città e nutrendosi delle loro ricchezze e della loro cultura ogni volta che glie ne viene data la possibilità. “ …. Si parla di tutto…” questa è l’unica regola posta dal conduttore, che alla domanda “Chi è Eugenio Santoro?” lui risponde:
“ ….. è una persona che ha viaggiato molto, ha conosciuto e parlato con migliaia di persone, ed ora ha deciso di restituire tutto quello che ha, alla società….”
Una missione, oppure senso di riconoscimento verso un paese ricco che continua a produrre talenti che purtroppo rimangono nell’ombra. Arriva quindi il desiderio di dare visibilità a chi cerca di aggiungere qualcosa ad una cultura millenaria…ma si sa la cultura ha sempre bisogno di essere nutrita….. Permettetemi di citare Sydney Smith…
“Una gran quantità di talento viene sprecata nel mondo per mancanza di un po’ di coraggio. Ogni giorno manda nei loro cimiteri uomini sconosciuti la cui timidezza ha impedito loro di compiere il primo sforzo. Il punto è, che per fare qualsiasi cosa al mondo che valga la pena di fare, non dobbiamo ritrarci tremanti e pensando al freddo e al pericolo, ma tuffarci ed attraversare la mischia al meglio che possiamo.”
Asmaa Aboulabil