Vladimir Putin punta missili verso Berlino. Gli S 400 Iskander e Topom M sono posizionati a Kaliningrad, città situata tra Lituania e Polonia.
Sono missili in grado di trasportare testate nucleari e di arrivare fino alla capitale tedesca. Essi sono sostenuti da un’enorme flotta baltica in via di modernizzazione.
Kaliningrad è il territorio, tagliato fuori dalla Russia, più militarizzato in tutta Europa. Si trova vicino a Londra e all’occidente e fornisce un punto geografico cruciale per Vladimir Putin, in Europa.
Nell’ex territorio prussiano si trova la costruzione di una nuova base missilistica russa. Si tenta, inoltre, di progettare una costruzione ferroviaria militare, capace di collegare l’esercito russo alla base aerea navale Chkalovsk.
Vladimir Putin vorrebbe attaccare la NATO?
Secondo delle fonti del Daily Mail pare che Vladimir Putin si prepari a sferrare un attacco contro la Nato.
Kaliningrad si trova tra la Polonia, la Lituania, la Lettonia e l’Estonia, sulla sponda del Baltico. Quest’ultime sono fiorenti democrazie occidentali, le quali hanno respinto il dominio di Mosca molto tempo fa.
Kaliningrad rimane la sola con un’economia difficile e spesso ostacolata dall’Europa. La Russia si serve di questa città per intimorire le province ex sovietiche, le quali da tempo hanno aderito alla Nato.
L’utilizzo di questi missili da parte di Vladimir Putin in Siria è la prova vivente dell’autorevolezza delle minacce russe.
La risposta della Nato non si è fatta attendere. Il generale John Ruterford Allen sostiene la dovuta preoccupazione per la palese violazione del trattato Inf. Esso fu firmato dai presidenti Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, per chiudere l’era della Guerra Fredda.
Sembrerebbe ritornare l’ombra della guerra nucleare, che tanto ha spaventato le generazioni passate. Intanto, la Nato non considera le misure russe come una risposta ai quattro battaglioni della Nato posizionati in Polonia. Putin, sostiene il generale Allen, ha risposto invece con testate atomiche alle porte della Germania.
Quali sono le motivazioni?
Dal punto di vista della Russia, posizionare le testate nucleari a Kaliningrad, vorrebbe dire eguagliare la parità strategico-nucleare degli Stati Uniti. Garantirsi il corridoio Baltico è per Vladimir Putin fondamentale. Peccato che quest’ultimo non sia in pericolo.
I quattro battaglioni della Nato possono garantire la sicurezza contro minacce come la Corea del Nord o l’Iran. La Russia è un altro discorso, proprio perché essa tenta in tutti i modi di non rimanere indietro.
La scintilla che ha riacceso le ostilità sembrerebbe provenire dall’Ucraina. Circondata quest’ultima da Stati, oggi membri dell’ONU, che fino al 1991, erano assoggettati al dominio sovietico e ancora prima a quello zarista. Sono le tre repubbliche baltiche: Estonia, Lettonia, Lituania.
Comprensibile diventa il timore di questi Stati di tornare sotto il controllo russo. Inoltre, le rivendicazioni d’indipendenza dalla Russia di ex repubbliche sovietiche come la Georgia e l’Azerbaigian, irritano a tal punto Putin, da fargli mettere in campo contromisure militari.
Le iniziative messe in campo da Mosca, come la costruzione di un gasdotto nel Baltico, sgradite alle province ex sovietiche, diventano una provocazione bella e buona. Le ostilità della Lituania e della Lettonia, rappresentate dalla volontà di costruire un muro di frontiera, denotano il clima di tensione in quell’area.
Tamara Ciocchetti
Ma in che mondo vive la giornalista che ha scritto cose del genere? Ma non si vergogna un po’ a dire Putin vuole sferrare l’attacco ai paesi baltici!! Ma per farci cosa poi?
Se gli Stati Uniti(sotto la copertura dell nato) piazzano nel sedere di mosca (da tempo) prima in Romania e poi Polonia sistemi antimissilistici (che alla fine sono anche missilistici) miglialia di km lontano da i suoi confini con la scusa dell’iran e Korea, perché Putin non può farlo a casa sua?
Al ex Generale Usa bisognerebbe ricordagli che chi ha violato gli accordi di Gorbaciov e il presidente americano di allora, sono stati gli Americani stessi uscendo anni fa dal trattato sul disarmo nucleare.
Di cosa ha paura la Nato? Che L’America sganci un’altra bomba nucleare da qualche parte nel mondo. La storia insegna questo. Ovviamente per chi lo ha frequeantato la scuola.
Più disinformazione di questo non si può trovare da nessuna parte. Chi vuole seminare panico ci riesce bene scrivendo articoli (ridicoli) del genere.
La domanda è: ma che fate di mestiere? Chi vi paga? Siete nel libro paga del ministero degli Esteri Usa?
Vergogna
“Secondo delle fonti del Daily Mail”! Le citazioni non lasciano spazio a interpretazioni. Queste potrebbe farle telefonando al numero +44 20 7938 6000!
Simpatiche le ultime domande. Un saluto.
Un giornalista assume la responsabilità delle cose che scrive. Chiaro che se la fonte sono terzi si manda al mittente la colpa. Il messaggio che passa non è “Daily Mail scrive”. Il messaggio è Putin vuole la guerra. È ben diverso. Il titolone parla di quello. La gente non fa analisi, crede alle porcate che un irresponsabile pubblica facendo copia e incolla.
Salve, sarei colei che semina terrore e che sta al libro paga degli Usa.
Ora le faccio la domanda inversa: lei è al libro paga di Putin?
Io ho analizzato i fatti su più fronti e ho letto diversi quotidiani, soprattutto esteri, i quali sono enormemente attendibili. Non credo di aver intitolato l’articolo per terrorizzare, ho semplicemente voluto informare così come PARE che stiano andando le cose. PARE! Non ho dato certezze e non sono DI PARTE. Ho citato anche delle fonti e non ho fatto copia e incolla come lei gentilmente mi ha fatto notare.
Per sua informazione, io a scuola ci sono andata e ho imparato anche a trattare le persone con un pò di garbo. Perché non ci prova anche lei?? Vedrà che sarà una bella esperienza.
Con questo la saluto, mi auguro di non dover scendere ancora a questi livelli, perché non sono abituata. Se un dibattito è costruttivo sono la prima a rispondere. Se non lo è mi defilo.
Arrivederci.
diceva un grande matematico… “l’ignoranza e la presunzione vanno di pari passo…” comunque sia… queste sono le belle notizie, peccato per gli USA ormai palesemente fiancheggiatori dell’ISIS.
http://www.difesaonline.it/geopolitica/brevi-estero/siria-lesercito-di-assad-raggiunge-la-frontiera-con-liraq-usa-e-ribelli-un