Sul sito del JPL (Jet Propulsion Laboratory) della NASA è apparso (lo scorso 26 gennaio) un articolo che annuncia che un team di ricercatori del laboratorio, che ha sede a Pasadena in California, ha messo a punto un test rapido utile per la ricerca di vita extraterrestre che potrà essere impiegato su mondi che hanno un oceano.
Utilità del nuovo test
Immaginate di mandare una missione su un mondo ed essere in grado di stabilire se ospita forme di vita extraterrestre con un test rapido e affidabile come i test di gravidanza e così semplice da utilizzare che anche una missione robotizzata può farlo.
Il test utilizza un metodo chimico conosciuto sin dai primi anni ’80 che si chiama elettroforesi capillare, ma questa è la prima volta che viene utilizzato in uno studio volto alla scoperta di vita extraterrestre, il nuovo studio è stato pubblicato su Analytical chemistry.
Come funziona il test
Come detto si utilizza su campioni liquidi (possibili candidati: l’acqua allo stato liquido che si spera di trovare nei depositi di ghiaccio su Marte e gli oceani sepolti sotto il ghiaccio delle lune Europa (di Giove) ed Encelado (di Saturno) ), si mischia il campione con un liquido reagente, poi si fa passare un laser nella mistura (tecnica chiamata: fluorescenza indotta da laser) , le diverse molecole si muoveranno a velocità diverse e verranno separate in base a quanto velocemente rispondono ai campi elettrici.
Maggiore efficacia del test per scoprire vita extraterrestre rispetto ai precedenti
Jessica Creamer, l’autrice principale dello studio, una post-dottoranda del JPL afferma che il test ideato da lei e da suoi colleghi ha incrementato il numero di amminoacidi che possono essere rilevati in un singolo test portandoli a 17, il collega Peter Willis aggiunge che il loro test è in grado di discriminare tra amminoacidi provenienti da forme di vita e quelli che non lo sono (il metodo si basa sulle proprietà geometriche della molecola che sono diverse tra quelle di origine organica e quelle di origine inorganica). Infine il nuovo test si è rivelato efficace anche in ambienti difficili come acque molto ricche di sale (è stato testato su quelle del Mono Lake un un lago alcalino situato nella Contea di Mono in California).
Roberto Todini