L’OSTP (ufficio della Casa Bianca che si occupa delle politiche in materia di scienze e tecnologia) ha diffuso ieri la nuova policy in materia di PPP (potenzial pandemic pathogen) enhanced, cioè virus potenziati, che segue le raccomandazioni fornite dal National Science Advisory Board for Biosecurity (NSABB) lo scorso anno, permettendo così di togliere il bando totale che aveva sospeso molte sperimentazioni in corso.
Perché si creano virus potenziati
Non si sta parlando di armi biologiche, ci sono diversi motivi per cui chi combatte i virus in laboratorio ne crea versioni potenziate.
Innanzitutto che si intende per potenziate? Essenzialmente si rendono i virus potenziati più letali e/o più facilmente trasmissibili. Il motivo principale è permettere ai ricercatori di prepararsi per la comparsa naturale di un ceppo più “cattivo”.
Questa creazione di virus potenziati è certamente un’attività che comporta dei rischi e infatti le voci critiche per via dei pericoli si erano sollevate anche dall’interno dello stesso mondo scientifico, si era così arrivati a un bando in attesa di regolamentare meglio i sistemi di autorizzazione e controllo. Il bando aveva risparmiato alcune attività considerate di routine come ad esempio la creazione di ceppi di virus influenzali a crescita accelerata per permettere di creare i vaccini.
Le linee guida per autorizzare la creazione di virus potenziati
Innanzitutto tornando alle voci critiche che si erano sollevate dall’interno dello stesso mondo scientifico occorre precisare che trattandosi di ricercatori nessuno invocava un bando totale a tempo indeterminato, ma solo risolvere alcune criticità nel sistema di controllo. Una di queste era il reale o potenziale conflitto di interesse che nasce se chi deve esaminare una ricerca e decidere che i possibili benefici superano i rischi è chi sta a capo della struttura che finanzia la ricerca. Una delle raccomandazioni date alle istituzioni che avessero intenzione di autorizzare studi che utilizzano virus potenziati è che la commissione che fa la valutazione che precede il finanziamento dello studio non risponda al vertice istituzionale.
Poi naturalmente ci sono una serie di raccomandazioni che riguardano i criteri per stabilire l’utilità della ricerca e la minimizzazione dei rischi di un incidente che rilasci nell’ambiente un patogeno creato dall’uomo che sia potenzialmente in grado di scatenare una pandemia.
Comunque il NSABB continuerà a fornire la sua consulenza per le singole autorizzazioni a cominciare dalle ricerche che erano state messe in attesa dal bando, inoltre lo stesso OSTP sarà informato dell’esito di ogni valutazione.
Roberto Todini