Virginia Raggi e le feste da incubo

La crisi di governo, Roma sommersa da problemi che sembrano irrisolvibili ma arrivano le feste e guai a chi le tocca. Le ultime, solo in ordine di tempo, critiche che sono state fatte alla sindaca Virginia Raggi sono sull’albero di natale e sul Capodanno. L’amministrazione romana rischia la poltrona perché va bene tutto ma se l’albero non è sfavillante e il 31 dicembre Roma non è invasa da turisti è un fallimento.

Sabato è stato inaugurato l’albero di natale a Piazza Venezia, finalmente è arrivato natale. Nella sezione La sindaca informa del sito di Roma capitale Virginia Raggi spiega il progetto natalizio a risparmio “Il Natale si avvicina e a Roma via del Corso e l’albero in piazza Venezia si vestono di luce. Quest’anno ad accendere le luminarie sono stati i bambini. Dei lunghi nastri di luce accompagneranno cittadini e turisti durante le loro passeggiate lungo la via dello shopping. La decorazione luminosa è stata realizzata con materiali di recupero. Ciò a dimostrazione del nostro impegno a percorrere la strada della sostenibilità ambientale. Si è riempita di luci anche piazza Venezia”. “Quest’anno il Campidoglio, grazie ad un’efficiente macchina organizzativa, ha speso per il tradizionale abete di Natale in totale circa 15mila euro. Abbiamo risparmiato tantissimo rispetto al passato e i risparmi sono stati assegnati alla manutenzione di alcune aree giochi per bambini all’interno dei parchi. E questo è un altro segnale della direzione in cui stiamo andando”. Ma che ci importa a noi della sostenibilità e dei bambini? Il web si scatena sulla bruttezza dell’albero, facendo il paragone con l’eterna nemica Milano sembrerebbe che la capitale abbia perso e questo è inammissibile. Nella vita ci sono priorità e quella di vincere la sfida di natale con Milano è tra i primi posti, superata forse solo dal derby e dalla nazionale ogni 4 anni. Quindi strike uno.

Mentre ancora brucia l’affronto delle decorazioni sopracitate la nostra amata sindaca fa un altro errore. Sul sito del comune campeggiano offerte per viaggi di capodanno per le mete più gettonate. Barcellona, Madrid, Amsterdam, Parigi, Valencia, Lisbona, New York. Come una qualsiasi agenzia di viaggio si fa pubblicità alle altre città e non a Roma. Inutile dire che è una cosa che si fa tutti gli anni per i dipendenti, inutile dire che l’unico errore è quello di non aver detto questa cosa. Inutile. Giacchetti, che ricordiamo è stato sconfitto dalla sindaca e quindi forse ha un po’ il dente avvelenato, si chiede «A Virginia Raggi non interessano i turisti in città?». FdI e An accusano «Goffa incapacità dei pentastellati». Lo spirito delle feste ci invade e l’attacco gratuito è lo sport dell’anno. I cittadini per tutto l’anno e soprattutto sotto le feste imprecano e insultano contro i poveri turisti che intralciano la strada, ma ce possino cecacce dobbiamo fare pubblicità per averne altri. Strike due.

Virginia Raggi nelle regole del baseball al terzo strike si va fuori. Non vorrei ricordare che il tuo predecessore è stato fatto fuori per una cena qualsiasi ( che tra l’altro sappiamo tutti che era solo una messa in scena per mandarlo via) pensa cosa ti può succedere per il cenone. Non vorrei essere io a fare il cattivo ma te lo devo dire: sindaca non sbagliare anche la befana senno arriva il terzo strike e poi solo carbone.

Claudio D’Adamo

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