Perugia – Violentava la figlia di soli 12 anni nei pomeriggi e nelle giornate in cui gli era concesso vederla. La vicenda si svolge a Perugia dove una ragazzina avrebbe confessato alla madre che, durante i suoi incontri con il papà, lo stesso avrebbe abusato di lei, dicendole che lo faceva per aiutarla a difendersi qualora, nella vita, si fosse trovata davanti a dei malintenzionati che volevano violentarla.
Violenze per “aiutarla a difendersi”
La coppia anche se separata non viveva particolari screzi o risentimenti: nonostante la decisione di dividere le loro vite, i due ex coniugi gestivano con serenità la situazione. Ma al rientro da uno degli incontri con il padre, la bambina avrebbe raccontato alla mamma di presunte violenze avvenute, a partire da aprile, proprio da parte del genitore. La donna ha subito video-registrato la confessione della figlia e fatto denuncia presso i carabinieri dove sarebbero anche stati depositati reperti medici al momento riservatissimi.
Il racconto delle violenze agli inquirenti
La bambina è quindi stata ascoltata dagli inquirenti con un’audizione protetta e avrebbe confermato, oltre alle violenze subite, anche la motivazione che il padre adduceva nel compierle: “ti sto insegnando a difenderti da chi potrebbe violentarti”.
L’uomo, 50enne, è ora rinchiuso nel carcere del capoluogo umbro, con ordinanza di custodia cautelare. Si dichiara innocente e, tramite il suo legale, fa sapere anche che quella frase sarebbe stata interpretata “in modo distorto” dalla figlia 12enne. L’avvocato ha anche chiesto i domiciliari e invitato ad una maggiore cautela prima di creare un mostro.
Bambini strumentalizzati nelle liti coniugali
Attendendo che la giustizia faccia il suo corso, è importante ricordare che, specie nelle dinamiche di coppie separate i bambini spesso subiscono strumentalizzazioni da parte dei genitori. Non è raro che, specie se molto piccoli, alcuni figli siano indotti a dichiarare cose non sono vere.
Per esempio un uomo, prima condannato a 11 anni per violenze sui figli minori e stato definitivamente prosciolto lo scorso 21 aprile. Saverio De Sario, questo il nome del padre incriminato, ha scontato più di mille giorni di carcere. Solo in seguito i figli hanno ritrattato e ammesso che erano stati spinti dalla madre a raccontare di violenze e abusi mai avvenuti. Di ieri la notizia che all’uomo spetteranno anche 400mila euro di risarcimento. La tutela è un diritto dei bambini e ogni voce va ascoltata. Purtroppo ancora una sono gli adulti a confondere le carte in tavola e le vittime sono sempre e solo i minori.
Marta Migliardi