Presentazione dell’album che racconta la violenza sulle donne
Organizzata in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la mostra intitolata “Domestic Interior – secrecy and solitude” si è svolta oggi presso la Sala Comparetti dell’Università degli Studi di Firenze.
Si tratta di un progetto fotografico, edito da Polistampa, patrocinato dalla Biblioteca Umanistica dell’Università degli Studi di Firenze, dalla Fondazione il Fiore e dal Comune di Firenze, a cura di Fiorella Ilario che “attraverso la messa in scena di un quotidiano elementare, si spinge oltre gli off limits e i divieti degli ambienti privati, per alludere alla condizione di isolamento e sofferenza spesso vissuta tra le mura domestiche, da donne che subiscono violenza fisica o psicologica” come da comunicato stampa.
Il tema della violenza sulle donne è ormai diventato pane quotidiano, unitamente a quello del sessismo che dalle
arene televisive a quelle politiche, scatena non poche polemiche.
Abbiamo assistito non molto tempo fa alla polemica scaturita dalle frasi il pugile Clemente russo e l’ex calciatore Stefano Bettarini, con relativa espulsione dal reality show di uno dei concorrenti a causa di frasi che “incitavano alla violenza” sulle donne.
In questi termini, la mostra si propone di, attraverso degli scatti in bianco e nero, presentare la donna – la protagonista dei dieci scatti è la poetessa Elisa Biagini – all’interno dello spazio domestico, luogo dove, la cronaca in primis racconta, la violenza ha luogo.
Così lo spazio di “condivisione affettiva e di riparo” diventa luogo di solitudine, “claustrofobico luogo di sopraffazione e segregazione”.
Una mostra che senza se e senza ma vuole raccontare, che con audacia vuole scoprire i luoghi in cui la violenza si consuma, che senza il timore che accompagna spesso il tema vuole denunciare, riscoprire e suscitare in qualche modo una reazione.
Alla mostra è stato affiancato un incontro di presentazione del volume di Jacqueline Monica Magi “Madame Bovary era un uomo e mastro don Gesualdo era una donna”, edito da Del Bucchia, che, in omaggio alle donne, indaga la condizione femminile attraverso delle riflessioni “antropologico-sociologiche” “che si sono sviluppate a seguito di esperienze avute dopo la scrittura”.
Semplicemente DOMESTIC INTERIOR – SECRECY AND SOLITUDE, o la violenza aujour’hui, negli elementari movimenti dalla percezione ben più ampia, che la fotografia, nel suo straordinario potenziale emotivo, sola può descrivere.