Violenza giovanile: 15enne varesino picchiato da quattro minorenni

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L’accaduto

Ennesimo episodio di violenza giovanile in Italia.
La baby gang, composta da quattro ragazzi tutti minorenni, ha aspettato il quindicenne all’uscita della scuola media. In realtà non cercavano nemmeno lui, ma un amico con cui il gruppo aveva avuto uno screzio. In seguito, il gruppo di minorenni avrebbe segregato e torturato il giovane per tre ore.

La tortura

Dopo aver preso il ragazzo con la forza, lo hanno portato in un garage a Varese. Qui si è poi consumata per ore la violenza, segnata da modalità tipiche dei film.
Avrebbero infatti legato il giovane con cavi elettrici, nudo, a una sedia. Una volta sicuri che non potesse scappare, i minorenni hanno iniziato a torturarlo in vari modi. Dapprima colpendolo con secchiate di acqua gelata, per poi passare a sprangate sui piedi. Oltre ai colpi fisici, anche le minacce verbali. Avrebbero infatti intimato il silenzio prima con un coltello puntato alla gola, poi con una bomboletta di gas vicina a un accendino e infine con un bastone chiodato.
Hanno anche detto che se avesse parlato, sarebbe stato il suo fratellino a pagarla.

Il fenomeno della violenza giovanile in Italia

Saputa la storia, i genitori non hanno esitato a portarlo in ospedale, per poi denunciare il tutto. Dalle ultime notizie, sembra che il giovane sia stato ricoverato dopo una visita di controllo. Il trauma per l’aggressione subita è ancora troppo forte, tanto da venire ricoverato nel reparto di neuropsichiatria infantile.

Nel corso degli ultimi anni, parallelamente all’esplosione dei vari social media, la violenza giovanile e il bullismo sono balzati agli onori della cronaca nazionale.
Non è un fenomeno localizzato a nord o a sud del Paese, gli episodi coinvolgono tutte le regioniLa violenza può scaturire da una parola di troppo, un apprezzamento non richiesto o addirittura da un semplice sguardo. Le cause rintracciabili sono molte, come la violenza domestica o il crescere in luoghi difficili, ma nessuna di queste la giustificaPuò essere solo verbale o anche fisica, dettata da paura e ignoranza.

La violenza giovanile è un fenomeno da non sottovalutare. Sociologi e psicologi hanno recentemente inaugurato un filone di ricerca a riguardo, ma risposte reali dalle istituzioni non sembrano in arrivo.

Stefano Mincione

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