La violenza domestica è una piaga innegabile di una società ineducata all’uguaglianza
Ana Bella è una fondazione, “una rete di donne, non vittime ma sopravvissute” alla violenza domestica: rompere il silenzio si può
Anabella è una donna forte. La sua forza deriva dall’amore dei suoi figli e dall’aiuto che giornalmente offre a tutte le donne vittime di violenza domestica. Dopo essere sopravvissuta a un matrimonio violento e malato, lei e altre donne hanno fondato Ana Bella, con lo scopo di proteggere e aiutare a non rimanere in silenzio tutte le donne che ogni giorno sono vittime della violenza di qualcuno.
La storia di Anabella
Ben 11 anni fa, inizia quello che si può definire l’incubo di Anabella. Pensando che il loro fosse un grande amore, la giovane donna ha accettato di firmare un contratto. In questo contratto, si impegna a portare avanti il matrimonio con suo marito nonostante la violenza.
Protezione: ecco la giustificazione del primo pugno in faccia.
Quello stesso viso rivolto verso il muro ogni volta che i due andavano al ristorante, porta a pensare alla seconda giustificazione che l’uomo ha usato: gelosia.
Evitare distrazioni per la famiglia: nessun libro per Anabella, nessuna uscita senza permesso.
La donna non può mai stare a più di tre metri di distanza dal marito: devozione.
Scuse su scuse. Giustificazioni su giustificazioni. Contratti su contratti. Violenza su violenza.
Lui mi picchiava perché mi amava. Se non mi avesse amata, mi avrebbe abbandonata tempo fa.
Davanti all’ennesimo contratto, la donna ha cercato di opporsi ma la risposta dell’uomo è stata:
La nostra relazione è amore o morte.
L’uomo che pensava potesse amarla ha tentato di ucciderla quella notte. Ha stretto forte le mani attorno al suo collo e la donna non respirava. Ha accettato di firmare quel contratto per aver salva la vita. Quella stessa notte, Anabella è fuggita con i suoi quattro figli.
Dopo la denuncia alla polizia, per Anabella è iniziata la vita.
La fondazione Ana Bella
La donna ha aiutato molte donne, tra queste anche la nuova donna del suo ex marito. Con lei ha fondato in Spagna Ana Bella, per aiutare tutte le donne che subiscono violenza domestica. Anabella dichiara che una donna su tre al mondo è vittima di violenza di genere.
Siamo una rete di donne, non vittime ma sopravvissute, che utilizziamo la nostra empatia, il nostro amore, il nostro tempo, il nostro esempio positivo per aiutare migliaia di donne a rompere il silenzio e ad iniziare una vita felice lontano dalla violenza.
Denunciare è indispensabile per tornare a vivere.