Il progetto parte da una di quelle città che del ritmo ha fatto la propria storia: Napoli, originaria capitale della musica e del disco in Italia. Vinilici – perché il vinile ama la musica: il primo film completamente italiano dedicato a questo meraviglioso supporto che diventa icona.
E non è un caso. La Phonotype Record, fondata a Napoli nel 1901, è stata la prima casa discografica italiana, tra le prime al mondo ad avere un autonomo stabilimento per la fabbricazione di dischi.
Vinilici nasce da un’idea di Nicola Iuppariello, che la sviluppa dopo la scrittura del volume Vinilici. La passione per il disco, da lui curato e pubblicato da Zona Editrice nel 2013, in occasione del Record Store Day. Il film scritto insieme a Vincenzo Russo è prodotto da Iuppiter.eu e realizzato da Napoli Film Industry, con la regia di Fulvio Iannucci.
Il docufilm Vinilici si interroga sulle ragioni profonde del ritrovato interesse per la musica su vinile in Italia.
I dischi in vinile, infatti, non sono più acquistati soltanto dai collezionisti, parallelamente, il film non corrisponde a un documento puramente settoriale e tecnico, ma è anche indirizzato a una nuova e più ampia schiera di appassionati di diverse età, o a chiunque abbia almeno una volta sognato con il tipico gorgoglio della testina appoggiata su un disco. Bisogna scoprire se si tratta di un ritorno al passato, sulla fascinazione dell’onda vintage, o un’opportunità da cogliere per il futuro.
Nel film sono presenti le testimonianze di: Carlo Verdone, Mogol, Renzo Arbore, Claudio Coccoluto, Elio e le Storie Tese, Red Ronnie, Bruno Venturini, Lino Vairetti, Renato Marengo, Claudio Trotta, l’ingegnere del suono Giulio Cesare Ricci, il giornalista musicale e studioso delle nuove tecnologie Gianni Sibilla, i giovani musicisti Bruno Bavota e Massimo de Vita, i collezionisti Pino Imparato, Fernando Fratarcangeli, Stefano Tarquini, Marco di Virgilio, Alessandro Pomponi e Paolo Mazzucchelli, gli accademici Lello Savonardo e Anita Pesce e poi Paolo Corciulo, Claudio Austoni, Ferdinando Esposito, Simona e Sergio Burini, Alex Cereda, Antonio de Spirito e Massimiliano Pone.
Vinilici, quindi, mette al centro anche l’intreccio di storie, racconti e aneddoti legati tra loro dalla connessa passione per la musica. Il filo conduttore del film è l’amore per il vinile che ha compiuto da poco settant’anni e rimane icona inossidabile. ‘Vinile’ inteso nel vero senso del termine, perché evidenzia la musica come elemento imprescindibile nella vita di ognuno, anche se in modo sempre soggettivo. Infatti la scelta del titolo deriva da un certo modo di vedere il vinile, quasi come una piacevole dipendenza, una “buona droga”, come, del resto, tutta la musica.
Vinilici è stato realizzato grazie a una raccolta di crowdfunding, sostenuta da centinaia di appassionati in tutta Italia, che ha permesso di raccogliere oltre 20.000 euro, cifra necessaria per far partire le riprese.
A due anni dalla partenza del crowdfunding che ha permesso la realizzazione di Vinilici. Perché il vinile ama la musica (regia di Fulvio Iannucci), sabato 30 marzo alle ore 17 al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, si terrà una Proiezione speciale e gratuita del docufilm in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura ed al Turismo del Comune di Napoli e promosso dal MEI – Meeting Degli Indipendenti. All’incontro, che si terrà nella sala Pan, interverranno:
Simona Frasca (critico musicale), Alberto Castellano (critico cinematografico), Lino Vairetti (Osanna), Bruno Venturini (Ambasciatore della canzone Napoletana nel mondo).
Saranno inoltre presenti Nicola Iuppariello (ideatore e co-autore), Vincenzo Russo (co-autore e co-produttore), Paolo Barone (NFI) e Fulvio Iannucci (regista).
Claudio Palumbo