Vincenzo De Luca e Attilio Fontana, la loro diversità non è caratterizzata solamente dalla complessità delle regioni che amministrano, ma dai fatti!
A sinistra Attilio Fontana, la persona la cui giunta tre settimane fa annunciò i famosi “cinquecento posti per la terapia intensiva in sette giorni alla Fiera di Milano”. Di giorni ne son passati diciannove e di posti letto, all’inizio, se ne son visti ventiquattro. A discapito di ciò, la settimana scorsa, Fontana all’inaugurazione in pompa magna ed al bagno di folla non ha saputo rinunciare.
A destra Vincenzo De Luca. Ieri, dopo settimane di silenzio, in cinque righe ha annunciato cosa stavano realizzando in Campania: un ospedale da campo con settantadue posti letto per la terapia intensiva. Per quindici giorni non è volata una mosca ed hanno lavorato per l’allestimento vicino l’Ospedale del Mare. E ieri, tra gli applausi dei quartieri, sono finalmente arrivati novanta camion con il materiale sanitario. E così entro pochi giorni verranno accolti i primi pazienti. Il tutto senza inaugurazioni, senza maestose conferenze stampa. In silenzio, senza passerelle.
E c’è anche qualcosa di più. Dato che questo ospedale è stato realizzato con soldi pubblici, l’amministrazione ha inoltre già iniziato a ragionare sul suo riutilizzo a fine emergenza. Molto probabilmente, una parte verrà allora riutilizzata per realizzare una centrale 118, mentre un’altra per un asilo nido aziendale. Così non ci saranno sprechi.
Ecco. Torna quindi un grande tema.
Vincenzo De Luca può essere politicamente vicino o distante da molti.
Ma la differenza rispetto ad altri, specialmente in questo periodo, si vede.
Eccome se si vede.
Leonardo Cecchi