Entro il 2021, in Europa saranno vietati piatti, cannucce e posate di plastica, l’Italia va oltre e aggiungerebbe i palloncini e i bicchieri
L’inquinamento da plastica e la morte di numerose creature marine è uno dei problemi più gravi che affligge il nostro pianeta. Già da un anno si parla del disegno di legge europeo che bandirebbe entro il 2021 la produzione di piatti, cannucce e posate di plastica. Ma in Italia potrebbero essere vietati anche i palloncini e i bicchieri. L’idea nasce da Marevivo, Associazione ambientalista riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente. L’Ente ha proposto un emendamento al disegno di legge e il Parlamento è pronto a rispondere.
L’Italia dice “no” ai bicchieri di plastica
La nostra nazione è tra quelle che registrano il più alto consumo di plastica, la quale purtroppo finisce per la maggior parte in mare causando non pochi danni all’ambiente. Il problema più grande è rappresentato da piatti, cannucce e posate monouso. Tuttavia, stando ai dati di Marevivo, anche i bicchieri andrebbero presi in considerazione. Infatti, solo in Italia si consumano tra i 6 e i 7 miliardi di bicchieri di plastica monouso all’anno, cioè tra i 16 e i 20 milioni al giorno. Complessivamente, nel mondo i bicchieri in plastica rappresentano circa il 20 per cento dei rifiuti marini.
Vietati anche i palloncini
Anche i palloncini sono diventati ormai un oggetto di uso comune, sia per far divertire i bambini che per decorare le feste, ma i loro effetti sull’ambiente sono sempre stati sottovalutati. Essi, invece sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini. I palloncini, non molto tempo fa, furono anche al centro di una protesta da parte di un’altra Associazione ambientalista riguardo al consumo dell’Elio, il gas che li fa volare. In Italia, parlando di single-use plastic e alla luce dei danni che essa sta provocando, Marevivo ha proposto che alla direttiva europea si aggiungesse un emendamento che vieta esplicitamente l’utilizzo dei palloncini di plastica.
Il Parlamento è pronto a votare, l’Italia fa un passo avanti
L’emendamento è stato approvato in commissione Ambiente e in commissione Affari europei in Senato e inserito nel disegno di legge. Ora passerà alle Camere per il voto. In caso di approvazione, l’Italia (che si è già mossa non poche volte verso la sensibilizzazione sul tema della plastica in mare) si ritroverebbe all’avanguardia rispetto agli altri paesi europei.
Silvia Zingale