PEGI. La sigla necessaria ad indicare la fascia di età consentita per poter giocare ad un determinato titolo videoludico. Ma basterà questa “contromisura” ad assicurarci di non avere ripercussioni, specie sui più piccoli, che giocano in maniera frequente ai videogiochi ?
Secondo alcuni ricercatori, il cervello può subire delle alterazioni e dei cambiamenti a causa di un uso prolungato e inappropriato dei videogames. Sono stati eseguiti vari studi che hanno sottolineano l’influenza dei videogiochi sul cervello dei giovani; logicamente le alterazioni dipendono dal tipo di gioco, dal tempo che si rimane davanti al video, e dalla singola persona.
I giovani vengono rimproverati continuamente dagli adulti per la paura che i videogiochi causino appunto dei danni cerebrali, e questi rimproveri, forse, non sono del tutto infondati.
Le ricerche effettuate da Università, come quelle di Amsterdam, New York e Indianapolis hanno evidenziato il fatto che , videogiochi dalla trama violenta, studiando un target compreso tra i 14 e i 30 anni, possano provocare delle alterazioni biochimiche a livello neuronale.
Con quest’ultime si indicano i cambiamenti delle quantità di neurotrasmettitori come la noradrenalina, le attività dei neuroni stessi, come quelle di attacco o fuga, che di solito si attivano in situazioni pericolose come, ad esempio, una di guerra. Oppure come dopo un certo numero di ore (secondo i ricercatori 10 ore ) si possa perdere il controllo ed attivare impulsi e comportamenti aggressivi.
Tutte queste alterazioni cerebrali potrebbero, persino, provocare assuefazione.
Insomma… si parla di accuse serie al mondo dei videogiochi.
Molti tra noi dicono che sia una situazione soggettiva, che cambia da persona a persona. Altri (specie i genitori) si preoccuperanno ancora di più, dopo queste nuove scoperte.
Non ci rimane che giocare con moderazione (per chi vuole), evitando tempi prolungati di gioco. Oppure evitare contenuti violenti ai più piccoli. Insomma: piccole accortezze, vanno prese, in modo che ci possano aiutare nei problemi che, in questi casi, si possono evitare .