Victoria’s Secret, brand statunitense noto principalmente per la vendita di lingerie e di abbigliamento femminile, intraprende la strada per cambiare la concezione di “sexy”. Le sue “Angels”, supermodelle che posavano per sponsorizzare i prodotti, e che fino al 2018 sfilavano all’annuale Victoria’s Secret Fashion Show in tacchi a spillo e con le loro immancabili ali, vanno ora in pensione. Saranno sostituite da sette donne note per “i loro traguardi e non per le loro proporzioni”.
Martin Waters, da febbraio CEO dell’azienda, annuncia la notizia, sostenendo
Dovevamo smettere di occuparci di ciò che gli uomini vogliono ed iniziare a valorizzare ciò che le donne vogliono
“We needed to stop being about what men want and to be about what women want.”
Victoria’s Secret si prepone quindi l’obiettivo di “diventare il principale sostenitore mondiale delle donne”.
Per Waters si tratta di un passo da tempo doveroso. Il mondo sta cambiando e il brand deve cambiare con esso. Afferma infatti che le Angels non sono al momento “culturalmente rilevanti”.
Perché eliminare le Angels
Queste supermodelle fissavano degli standard di bellezza elevatissimi, con i loro corpi magrissimi, pance piatte, cosce toniche, fianchi stretti e seni prosperosi. Standard che il 99,99% delle persone normali non potrebbe mai raggiungere, e che in realtà sono già difficili da mantenere per le supermodelle.
Inoltre, proponevano un modello di bellezza che era quello visto attraverso il male gaze, con gli occhi di un uomo, per il quale ogni tipo di “imperfezione” è inaccettabile. Megan Rapinoe, nuova testimonial di Victoria’s Secret, ha infatti definito la vecchia immagine di Victoria’s Secret “patriarcale, sessista”, che mandava un messaggio “dannoso”, specialmente per le donne più giovani.
Victoria’s Secret introduce il VS Collective
Il brand ha quindi dato vita al VS Collective, una piattaforma all’insegna dell’inclusività. Le nuove testimonial di questo gruppo sono donne che “condividono l’obiettivo comune di portare un cambiamento positivo”. Si tratta di:
- Adut Akech, modella rifugiata del Sud Sudan e mental wellness supporter;
- Amanda de Cadenet, fotografa, fondatrice della piattaforma digitale #Girlgaze e sostenitrice dell’uguaglianza di genere;
- Eileen Gu, sciatrice freestyle sino-statunitense e sostenitrice dello sport giovanile e femminile;
- Megan Rapinoe, calciatrice professionista e attivista per i diritti della comunità LGBTQIA+ e per l’equità di retribuzione;
- Paloma Elsesser, modella taglia 50 e body advocate;
- Priyanka Chopra Jonas, attrice, produttrice e imprenditrice indiana;
- Valentina Sampaio, modella e attrice trans brasiliana.
Con questo nuovo gruppo ed un consiglio d’amministrazione composto quasi esclusivamente da donne, l’azienda si prepara a lanciare “collezioni di prodotti rivoluzionari”.
Quali cambiamenti seguiranno
Mentre all’inizio, nel 1977, il negozio nasceva come luogo dove gli uomini potessero sentirsi a loro agio a comprare lingerie, il target diventa ora la donna. Non si tratta più, però, di una donna perfetta, senza un filo di grasso, bensì di quella che non ha paura di essere se stessa e di mostrarsi nella sua “imperfezione”.
Le testimonial del VS Collective si impegneranno per portare cambiamenti negli ambiti a loro a cuore. Paloma Elsesser, ad esempio, vuole portare il concetto di body positivity, il sentirsi a proprio agio anche in un corpo che non entra in una taglia Small. Vuole infatti estendere l’assortimento di taglie che Victoria’s Secret offre, fino ad arrivare ad una XXXXXL.
Si è quindi deciso di mettere in atto un cambiamento radicale, per ridefinire l’immagine di donna “sexy” e per rendere il brand più inclusivo. D’ora in poi, infatti, Victoria’s Secret si impegnerà per aumentare l’assortimento di taglie, aggiungerà prodotti come reggiseni da allattamento e per chi ha fatto una mastectomia, e si focalizzerà sull’abbigliamento sportivo.
Ma perché proprio ora
È orami noto che le vendite di Victoria’s Secret sono in calo, il brand sta perdendo moltissimз clienti. Inoltre, è ancora recente lo scandalo generato dalla stretta amicizia tra Wexner ed Ed Epstein, ex-direttore marketing di Victoria’s Secret, pedofilo e stupratore.
È naturale pensare che non si tratti unicamente di un risveglio dall’ignoranza del sessismo, ma che sia più che altro una tattica di marketing per attirare a sé più clientela. La stessa Amanda de Cadenet, in un post su Instagram, parla del suo iniziale scetticismo dopo l’offerta di Victoria’s Secret. Tuttavia, si è detta poi convinta dal reale impegno del brand per portare avanti questo cambiamento, ed ha accettato di utilizzare la sua creatività e le abilità professionali per dare la priorità ad un’autentica rappresentazione delle donne.
La reazione sui social
Nonostante ciò, molti utenti hanno riversato sui social la loro rabbia per la scelta di Victoria’s Secret di cancellare completamente le Angels, per tantз modelli a cui aspirare. Si trattava comunque di modelle professioniste, capaci di sfilare e di posare in modo da pubblicizzare al meglio i prodotti.
Cosa ne sarà ora degli angeli di Victoria’s Secret
Bellissime donne, che hanno fatto sacrifici enormi per riuscire al meglio nel loro lavoro. Non sembra giusto che vengano completamente cancellate. TUTTE le donne sono belle e meritano di essere rappresentate, anche quelle come le Angels. Nonostante sia un bellissimo messaggio quello dell’inclusività, del body positivity, togliere a modelle professioniste il loro lavoro perché non hanno raggiunto traguardi in altri campi sembrerebbe alquanto controverso.
Elisa Pinesich