Vibrio Vulnificus è il batterio che con un solo morso può provocare nell’uomo gastroenteriti e infezioni necrotizzanti. I ricercatori avvertono: a causa del cambiamento climatico le infezioni rischiano di aumentare drasticamente.
Negli ultimi 30 anni i casi di infezione da Vibrio Vulnificus sono aumentati. Da 10 a 80 in un solo anno. E’ quanto emerge da un recente studio condotto dai ricercatori della University of East Anglia e pubblicato su Scientific Report. Il dato purtroppo è destinato ad aumentare. Vibrio Vulnificus ha una temperatura di crescita ideale pari a 37°C. L’innalzamento delle temperature, causate dal cambiamento climatico, non potrà che accelerare il suo tasso riproduttivo.
Vibrio Vulnificus
Originario della East Coast degli Stati Uniti, Vibrio Vulnificus è un batterio del tipo vibrione in grado di causare forti gastroenteriti e infezioni necrotizzanti. Un solo morso ed è dentro di noi: una persona su cinque incontra la morte mentre i sopravvissuti spesso vedono i propri arti amputati.
Trent’anni fa non si registravano più di dieci casi in un anno mentre oggi se ne contano circa ottanta. Un aumento preoccupante, così come preoccupante è la maggior diffusione del batterio nelle acque americane.
Nel 1980 venne individuato nel Golfo del Messico. Oggi lo troviamo a Philadelphia e entro il 2041, sostengono i ricercatori della University of East Anglia, potrebbe lambire le coste dello stato di New York.
Una preoccupante corsa verso Nord per la quale esiste un’unica spiegazione: il cambiamento climatico.
Una minaccia a +37°C
La temperatura ottimale di crescita di Vibrio Vulnificus è pari a 37°C. È questo dato a giustificare la presenza del batterio nelle acque della East Coast. L’aumento delle temperature globali, tuttavia, dovute per lo più al cambiamento climatico, sta creando le condizioni affinché il batterio possa riprodursi facilmente e velocemente anche più a Nord.
“Le emissioni di CO2 dovute all’attività umana stanno cambiando il nostro clima”
spiega la dott.ssa Elizabeth Archer, autrice dello studio
“Possiamo mostrare che per la fine del 21esimo secolo Vibrio Vulnificus sarà responsabile di ben 140-200 infezioni l’anno. Quanto alla sua diffusione, dipenderà tutto dalle nostre emissioni future.”
Vibrio Vulnificus: quale futuro?
Se l’aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico è responsabile della sempre maggior diffusione di Vibrio Vulnificus allora la questione è di interesse nazionale.
Con una popolazione in aumento e sempre più anziana poi, questo batterio rischia di diventare una minaccia per il sistema sanitario non solo statunitense.
“L’aumento dei casi da V.Vulnificus, così come la maggior diffusione geografica, evidenzia la necessità di intervenire prontamente sul piano della salute pubblica. Serve innanzitutto creare consapevolezza così che si possa intervenire velocemente e evitare il peggioramento delle condizioni di salute”.
Spiega ancora la dott.ssa Elizabeth Archer.
Una consapevolezza che, sostengono i ricercatori, si fonda anche sulla conoscenza di quanto il clima giochi un ruolo fondamentale nell’equilibrio tra esseri umani e mondo organico.
“Misure di controllo adeguate dovrebbero prevedere programmi di informazione. Quanto poi V. Vulnificus riuscirà ad espandersi e quante vittime produrrà, dipenderà tutto dalle nostre emissioni future”