Viaggiare ai tempi dell’antica Roma era sicuramente un’esperienza diversa e meno confortevole rispetto a quella che viviamo oggi. I Romani non utilizzavano i mezzi rapidi di cui disponiamo noi per girare il mondo. Eppure, questo popolo è stato capace di conquistare un impero e non mostrava particolari preoccupazioni nell’affrontare i viaggi.
Nell’attesa di poter tornare a prendere aerei e treni per spostarci liberamente, mentre aspettiamo che passi l’emergenza coronavirus, osserviamo e scopriamo come viaggiavano gli antichi Romani.
In primo luogo, i Romani disponevano di una eccellente rete stradale, che gli permise di girare il mondo in lungo e in largo.
I motivi dei viaggi erano molteplici. Le famiglie più agiate mandavano i figli in Grecia a perfezionare i loro studi di retorica e filosofia. Si viaggiava anche per recarsi negli uffici di provincia, o per ragioni militari e di commercio, o semplicemente per visitare monumenti famosi e per il gusto di conoscere nuovi posti.
I viaggi per mare erano i favoriti, perché offrivano maggiori comodità. Infatti, non esistevano alberghi veri e propri e durante i viaggi per via terrestre, se non si avevano degli amici da cui farsi ospitare, si sostava nelle cauponae. Si trattava di locali angusti e trascurati, sporchi e mal frequentati, che sorgevano nelle vie di comunicazione o nelle grandi città. Sui muri delle cauponae, come attestato a Pompei, venivano incise le peggiori scempiaggini e sciocchezze. Questi graffiti, se da un lato rappresentavano una brutta abitudine, si sono rivelati utilissimi per gli studi sulla lingua latina, in quanto conservano il più sicuro documento della pronuncia latina del tempo.
La maggior parte delle persone viaggiava su una bestia da soma, che portava il viaggiatore e il suo bagaglio. Erano invece eccezionali i viaggi a piedi. La moda di oggi di partire con zaino in spalla non allettava i Romani, che preferivano farsi trasportare da un veicolo. Dall’Oriente venne l’uso di farsi portare in lettiga o su una portantina, sostenuta dalle spalle di schiavi robusti. In città, si vietava la circolazione dei carri nelle ore più affollate. Insomma, sembra che i pedoni fossero rispettati più nell’antica Roma che oggi!
Viaggiare ai tempi dell’antica Roma era obiettivamente più difficile, visti i mezzi limitati e i tempi prolungati. Tuttavia, questo non scoraggiava i Romani, che hanno dimostrato di avere orizzonti sconfinati e di essere dei veri viaggiatori.
Giulia Tommasi