Il Consiglio di Stato ha espresso parere positivo sul biotestamento. I quesiti posti lo scorso 26 giugno dal ministro della Salute sono stati depositati e, da ora in poi sarà possibile attuare le Dat.
Biotestamento e Dat
Le Dat, ossia le Disposizioni anticipate di trattamento, permettono a qualsiasi individuo di decidere su trattamenti sanitari futuri. Questa regola, che prevede il pieno possesso delle facoltà mentali del soggetto, saranno registrate nel registro nazionale. Quest’ultimo, inoltre, è aperto anche a quei soggetti che non sono iscritti al Servizio sanitario nazionale.
Il biotestamento, e in particolare le Dat, prevede la redazione di un atto con le proprie volontà. Il soggetto avrà piena libertà di contenuto per le proprie disposizioni. Nel documento, infatti, si potranno scegliere trattamenti per determinate terapie: per tutte o solo per alcune.
La ministra della Salute Giulia Grillo si dichiara felice della rapidità di decisione da parte del Consiglio di Stato:
Presto il biotestamento potrà diventare pienamente realtà, ringrazio il Consiglio di Stato che in tempi rapidissimi ha dato il parere sui quesiti richiesti dal ministero della Salute per accelerare la costituzione della Banca dati nazionale delle Dichiarazioni anticipate di trattamento.
Il modulo – tipo e il Registro nazionale
Per agevolare l’attività di ogni individuo che desideri stilare il proprio biotestamento è stato pensato un modulo – tipo. Quest’ultimo verrà messo a disposizione da parte del Ministero della Salute.
L’atto scritto dal soggetto confluirà nel Registro nazionale insieme a copia delle Dat con indicazione del fiduciario. Tuttavia è ammessa anche la possibilità di indicare solo dove reperire le Disposizioni anticipate di trattamento senza includerle nell’atto.
L’attestazione è obbligatoria perché esiste, in questo caso, il vincolo di certezza. Le Dat, infatti, servono per aiutare il medico a comprendere la volontà del paziente. Occorre quindi una corretta dichiarazione della volontà del soggetto.
Alle Dat possono accedere il medico e il fiduciario fino alla scadenza della carica.
Elena Carletti