Vessazioni e sfruttamento nel Parco naturale del Circeo: 16 Individui coinvolti

Discriminazione salariale tra braccianti sfruttamento nel Parco naturale del Circeo Caporalato

Indagine rivela catena di sfruttamento nel Parco Naturale del Circeo: 16 indagati per abusi su braccianti agricoli e condizioni lavorative degradanti.

Un’ombra oscura si è proiettata sul pittoresco paesaggio del Parco Naturale del Circeo in seguito a un’indagine condotta dalle forze dell’ordine. Ciò che inizialmente sembrava essere un incendio ha rivelato una realtà preoccupante di sfruttamento e vessazioni subite da braccianti agricoli. Le autorità, guidate dalla procura pontina, hanno portato alla luce una catena di abusi che coinvolge ben 16 individui, i quali sono stati recentemente destinatari di un avviso di chiusura delle indagini preliminari.

L’indagine ha preso avvio nell’estate del 2019 a seguito di alcuni elementi emersi durante le ricerche per un tentato incendio all’interno del Parco Naturale del Circeo. Tuttavia, sebbene gli attuali indagati siano stati esclusi dalla vicenda dell’incendio, l’attenzione delle autorità è stata catturata da dettagli che hanno gettato luce su un diverso aspetto: il trattamento dei lavoratori agricoli.

Sotto la rigorosa supervisione della procura pontina, i carabinieri hanno accumulato elementi indiziari che suggeriscono che un gruppo di 16 individui, tra imprenditori e operai agricoli, possa aver inflitto condizioni di sfruttamento e vessazione ai lavoratori nel periodo compreso tra il 2019 e il 2020.

Le accuse mosse ai loro confronti sono gravi e variegate. Si va dal pagamento di retribuzioni al di sotto delle norme stabilite dal contratto nazionale di settore, alla sistematica violazione dei limiti massimi di ore di lavoro e dei giorni di riposo previsti. Si contesta loro inoltre il mancato rispetto delle condizioni di sicurezza e degli standard igienico-sanitari nei luoghi di lavoro. Un aspetto particolarmente inquietante riguarda le condizioni alloggiative, descritte come degradanti, a cui i lavoratori erano sottoposti. Gli operai erano spesso costretti a operare persino sotto la pioggia, viaggiando su mezzi sovraffollati e spesso malfunzionanti per raggiungere i luoghi di raccolta dei prodotti ortofrutticoli.

L’indagine in corso non solo rivela un lato oscuro della realtà agricola, ma mette in evidenza la necessità di garantire condizioni di lavoro umane e rispettose dei diritti dei lavoratori. L’azione delle autorità giudiziarie è finalizzata a contrastare tali abusi, perseguire i responsabili e assicurare che giustizia sia fatta per coloro che hanno subito trattamenti ingiusti e disumani.

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