Blinken a Pechino per discutere delle relazioni tra Cina e USA

Il Segretario di Stato americano ha incontrato Xi Jinping a Pechino per parlare delle relazioni tra Cina e USA

Cina e USA

In uno scenario internazionale in cui Cina e USA appaiono collocarsi su fronti contrapposti in numerosi scacchieri, dall’est Europa al Mar Cinese Meridionale, il Segretario di Stato americano Antony Blinken si è recato nella Repubblica Popolare Cinese per un incontro con il presidente cinese Xi Jinping. L’esito del bilaterale lascia ben sperare riguardo alla volontà delle due superpotenze di limitare le frizioni e di intavolare un dialogo costruttivo.

La visita di Blinken e le relazioni tra Cina e USA

Il diplomatico statunitense Antony Blinken, Segretario di Stato del governo Biden, è atterrato a Shangai mercoledì 24 aprile per un vertice bilaterale tra Cina e USA. Le frizioni tra le due maggiori potenze mondiali sono molteplici, e riguardano soprattutto la cooperazione commerciale e militare tra Cina e Federazione Russa, l’assertività di Pechino nel Mar Cinese Meridionale e le complicate relazioni che legano la Repubblica Popolare Cinese a Taiwan.

Anche se le divergenze tra Cina e USA sui dossier più caldi del momento appaiono, almeno in tempi brevi, difficili da appianare, il viaggio diplomatico di Blinken a Pechino lascia ben sperare in merito alla volontà dei due colossi di mantenere aperto un dialogo per evitare ulteriori recrudescenze nelle relazioni tra Washington e Pechino, che da qualche mese paiono essere in fase di miglioramento.

Infatti, al di là della visita di Blinken, questa buona volontà da parte di Cina e USA pare essere testimoniata dalla chiamata tra i leader dei due paesi avvenuta ad inizio aprile 2024 e dal recente viaggio in Cina della Segretaria del Tesoro Janet Yellen. I governi di Biden e Xi Jinping sembrano dunque interessati a mantenere vive le relazioni bilaterali tra i due paesi in un momento di estrema tensione a livello internazionale.

L’incontro tra Xi Jinping e Blinken, che ha avuto luogo nella mattinata di venerdì 26 aprile dopo il vertice tra il Segretario di Stato americano e il suo omologo cinese Wang Yi, ha visto il presidente cinese ribadire la necessità che Cina e USA siano partner, e non nemici, e che, nonostante le numerose differenze, venga sempre promosso il dialogo tra le due nazioni. Secondo Xi Jinping, Cina e USA devono instaurare relazioni stabili ed evitare di ostacolare il progresso del rivale.


La cooperazione tra Cina e Russia

Uno dei principali motivi di frizione tra Cina e USA riguarda i rapporti di alleanza e cooperazione che legano Pechino a Mosca. La distanza che separa gli Stati Uniti dalla Cina, su questo tema, appare lontana dall’essere colmata. Blinken ha ribadito la contrarietà di Washington ai rifornimenti cinesi che permettono all’industria della difesa russa di sostenere uno sforzo bellico così prolungato.

Antony Blinken ha affermato che, essendo la sicurezza dell’area atlantica un obiettivo fondamentale degli Stati Uniti ed essendo la guerra in Ucraina un pericolo per la stabilità dell’intera Europa, Washington non può accettare che la Cina intrattenga relazioni commerciali di questa natura con la Russia, che, secondo Blinken, senza il supporto di Pechino faticherebbe ad avere la meglio sull’Ucraina.

La Cina, però, si è schermata dall’accusa di contribuire alla guerra in Ucraina sostenendo di non avere inviato armi alla Russia e di avere al contempo il diritto di mantenere invariate le sue relazioni commerciali con Mosca. La tensione tra Cina e USA riguardo al conflitto in corso in Europa orientale si è recentemente riaccesa in relazione alla decisione di Pechino di lasciare attraccare in un porto cinese una nave coinvolta nel traffico di armi tra Corea del Nord e Russia.

Frizioni tra Cina e USA in Estremo Oriente e prospettive future

Tuttavia, le maggiori divergenze tra Cina e USA sono riconducibili all’assertività di Pechino nel Mar Cinese Meridionale e all’obiettivo cinese di inglobare Taiwan all’interno della Repubblica Popolare. Le mire espansionistiche della Cina in Estremo Oriente costituiscono motivo di grande preoccupazione per gli Stati Uniti, che vogliono evitare che in quell’area la Cina si rafforzi eccessivamente a discapito di alleati americani come Giappone e Filippine.

La visita di Blinken a Pechino è avvenuta solo qualche giorno dopo l’approvazione da parte della Camera dei Rappresentanti statunitense di un pacchetto dal valore di 95 miliardi mirato a sostenere diversi alleati statunitensi, tra cui Ucraina, Israele e Taiwan. All’Indo-Pacifico e a Taipei sono stati destinati 8 miliardi, decisione che è stata mal digerita da Pechino.

Anche le divergenze nel Mar Cinese Meridionale sembrano essere lungi dal trovare una soluzione duratura: destano grande preoccupazione specialmente le tensioni che dividono le Filippine, legate agli Stati Uniti da un trattato difensivo, e la Cina, impegnate in una aspra battaglia per il controllo sull’arcipelago delle isole Spratly, rivendicato da entrambe le nazioni.

Come appare evidente, dunque, le divergenze tra Cina e USA sono innumerevoli, e non si arrestano alla sfera della geopolitica. Per esempio, la Cina ha esternato la propria opposizione anche nei confronti dell’atteggiamento aggressivo dimostrato dal governo statunitense nei confronti di ByteDance, compagnia cinese che possiede l’applicazione TikTok.

Tuttavia, anche se difficilmente le divisioni tra Cina e USA troveranno una soluzione nell’immediato futuro, il dialogo e la cooperazione rimangono strumenti necessari per evitare che queste divergenze degenerino e portino ad una aperta e irreconciliabile opposizione tra i due colossi. Da questa prospettiva, l’evidente volontà di Cina e USA di mantenere aperta una linea di confronto diplomatico costituisce un segnale positivo e rappresenta un motivo per guardare al futuro con cauto ottimismo.

Pietro Menzani

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