Veronese e Milano: l’Adorazione dei Magi arriva a Sant’Eustorgio

Fonte: artslife.com

Paolo Caliari detto il Veronese fu uno dei più importanti pittori della Serenissima e quello che più degli altri celebrò con il fasto delle scenografie e le grandi scene collettive una Venezia ormai ridimensionata nella sua importanza ma ancora splendida e che puntava anche alla terraferma come risorsa.

Il suo dipinto più importante è senz’altro Le Nozze di Cana al Louvre del 1563, trafugato da Napoleone ma un grande pezzo di arte sacra opera del suo corpus sarà esposto a Milano per permettere agli amanti dell’arte del Caliari la degustazione visiva di una delle migliori pale d’altare del ‘500 italiano.

L’adorazione dei Magi dipinta tra 1573 e 1575 fu realizzata per la Cappella Sacra Spina per la chiesa di Santa Corona a Vicenza. Il Veronese, come molti altri artisti del tempo non poteva che guardare ad un modello centrale per l’arte veneziana: la Pala Pesaro di Tiziano, mischiata al suo personale gusto per il lusso cortigiano, i colori brillanti e luminosi, i corpi resi con nitidezza e senso eccellente della materia, un’inconfondibile grazia delle pose e dei sentimenti.

Restaurato nel 2014, il dipinto fu commissionato dal mercante di stoffe Marcantonio Cogollo ed è tornato al suo splendore originale, pronto per essere ammirato dal pubblico.

L’esposizione, che dura dal 30 ottobre al 20 gennaio 2019 al museo diocesano Carlo Maria Martini di Milano presso piazza Sant’Eustorgio n.3, è aperta di martedì fino a domenica, dalle 10 alle 18.




Di sicuro sarà possibile ravvisare con questa occasione come mai l’Argan si sia espresso in questo modo in favore del Veronese:  lui era «l’interprete dell’apertura intellettuale e del civile modo di vita che fanno della società veneziana, in un tempo di conformismo moralistico e di involuzione neo-feudale, la società più libera e culturalmente avanzata».

Fonte: artslife.com

Antonio Canzoniere

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