Spesso consideriamo alcune emozioni totalmente inutili e scomode. Tra queste vi è ad esempio la vergogna: quel profondo turbamento interiore che ci assale quando ci rendiamo conto di aver agito o parlato in maniera discutibile, e come se non bastasse, il più delle volte questo malessere si rende visibile anche esteriormente con un marcato rossore in viso, causando un ulteriore senso di umiliazione.
Fonte: italioti.itTuttavia, coloro che la ritengono una costruzione culturale o addirittura una condizione da curare, dovranno ricredersi, in quanto proprio la vergogna è stata una grande strategia di difesa durante il processo evolutivo. D’altronde i nostri predecessori vivevano in piccole comunità, ed essendo costantemente sottoposti a rischi di varia natura, era necessario per sopravvivere non perdere l’aiuto e il sostegno dei propri simili. Dunque prima di agire si ragionava a fondo: non valeva la pena fare un torto a qualcuno, rischiando così di essere emarginato dal gruppo e rimanendo da solo in caso di pericolo. Ecco dunque, che la vergogna ha aiutato a prevedere il giudizio negativo degli altri quando si compie una data azione. Per quanto questa emozione non sia molto ben vista, essa permette esattamente come il dolore, di prevenire ulteriori danni e di salvaguardare le nostre relazioni sociali.
Può sembrare incredibile, ma anche quell’acuto senso di ripugnanza di chi ad esempio scappa dal formaggio, ci ha aiutato a sopravvivere. Il disgusto è un’emozione primitiva quanto la paura e può essere provocata da un odore sgradevole, ma anche toccando o guardando qualcosa di rivoltante. Tuttavia, per i nostri antenati questo meccanismo è stato un importante meccanismo di difesa da malattie e infezioni, in quanto nonostante sia anche una questione soggettiva (ogni Paese ha culturalmente propri gusti e disgusti), tendenzialmente è un avvertimento per sostanze tossiche o dannose. Inoltre è curioso sapere che sviluppando il nostro sistema sociale, il disgusto si è evoluto anche in disgusto morale, che proviamo davanti a comportamenti o azioni spregevoli, così da reagire allo stesso modo sia davanti a un cumulo di vomito, che davanti a un omicida.
Per quanto siano spiacevoli le sensazioni citate, la prossima volta che arrossiremo per la vergogna o arricceremo il naso per il disgusto, potremo consolarci pensando che in un certo senso, ci è utile reagire così. Siamo fatti straordinariamente bene, e nulla di ciò che proviamo o facciamo, avviene per caso.
Roberta Rosaci