Secondo un recente studio britannico dell’Istitute of Food Research, riportato dal Daily Telgraph, le verdure surgelate contengono più sostanze nutritive di quelle fresche acquistate nei supermercati. Tra deposito, trasporto e sistemazione sugli scaffali, possono trascorrere anche due settimane prima di riuscire ad assaporarli. Questo favorisce la perdita di vitamine e nutrienti, importanti per l’alimentazione.
La ricerca sottolinea come i prodotti surgelati possano mantenere un elevato contenuto di vitamine e sostanze nutritive se vengono congelati a poca distanza dal punto di raccolta. Il 90% dei consumatori crede che verdure e legumi freschi venduti nei supermercati vengano riposti negli scaffali in media per 4 giorni. In realtà, possono trascorrere anche 9 giorni dal momento del loro arrivo al supermercato, a cui possono aggiungersi altri 4 in cui rimangono esposti nel reparto ortofrutta.
Una volta acquistati, il consumatore prima di servirli a tavola può far trascorrere altro tempo. Nella peggiore delle ipotesi, possiamo arrivare anche a 16 giorni trascorsi dal momento della raccolta. In questo lasso di tempo, rivela lo studio, i broccoli e i cavolfiori possono perdere il 25% di sostante nutritive, i fagiolini possono perdere fino al 45% e i piselli il 15%. Le verdure fresche vengono normalmente congelate in poco tempo dal momento della raccolta, per questo conservano più nutrienti, a differenza degli ortaggi freschi i cui principi nutrizionali iniziano a deteriorarsi dal primo minuto successivo a quello di raccolta. Fino ad oggi ci avevano insegnato che i cibi freschi, tra cui le verdure, sono i più nutrienti di quelli congelati. Ora, però, la scienza sembra prendere in considerazione, per la prima volta, l’ipotesi contraria: non sempre gli alimenti freschi sono superiori, dal punto di vista nutrizionale, a quelli congelati. Le verdure sono un esempio. E’ fondamentale che la catena del freddo venga mantenuta senza interruzione, seguendo tutte le indicazioni riportate sulla confezione, e che le verdure vengano cucinate nella maniera corretta.
Alessandra Serratore