È stata presentata in Senato una mozione che impegna il governo a far sì che la Scuola Altiero Spinelli, presso l’isola di Ventotene (provincia di Latina, Lazio), diventi un bene pubblico e una “palestra per la cittadinanza europea”.
La mozione è stata presentata dal Partito Democratico, con Valeria Fedeli come prima firmataria, ed è stata successivamente sottoscritta da numerosi altri esponenti di PD e +Europa: al momento si segnalano Andrea Marcucci, Loredana De Petris, Simona Malpezzi, Gianni Pittella, Nadia Ginetti, Alessandro Alfieri, Laura Boldrini, Giuseppe Cucca, Laura Garavini, Francesco Giacobbe, Tommaso Nannicini, Edoardo Patriarca, Roberto Rampi.
Storia di un manifesto rivoluzionario
Il Manifesto di Ventotene, originariamente intitolato “Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto” era un documento per la promozione dell’unità europea redatto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941, durante il loro periodo di confino presso l’isola: è oggi considerato uno dei testi fondanti dell’Unione Europea. Altri antifascisti confinati contribuirono alla stesura (all’epoca si trovavano confinati sull’isola circa 800 oppositori). Il Manifesto, originariamente composto di quattro capitoli, venne diffuso clandestinamente e poi portato sulla terraferma da grande intellettuali, tra le quali Ursula Hirschmann e Ada Rossi.
Il Manifesto proponeva un progetto di unificazione dell’Europa in senso federale, sulla base dei concetti di pace e libertà kantiana, oltre che sul federalismo hamiltoniano. I fautori del Manifesto sostenevano la necessità di una forza politica esterna ai partiti politici tradizionali, considerati incapaci di rispondere alle sfide dell’internazionalizzazione: questa istanza si concretizzerà poi nel Movimento Federalista Europeo, nato nel 1943.
Agata Virgilio