Vedere il mondo con gli occhi degli animali, da oggi, è possibile. Chi vive la vita accanto ad un amico a quattro zampe si sarà chiesto, almeno una volta, come questo potesse vedere il mondo circostante.
Il mondo visto con gli occhi degli animali e le differenze con gli umani
Una cosa è chiara: ogni specie animale vede il mondo intorno a sé in modo differente. La vista è più o meno sviluppata a seconda delle esigenze per la sopravvivenza.
L’occhio è l’organo della vista e, potremmo definirlo anche, una vera e propria macchina fotografica naturale. La parte sensibile alla luce è la retina, la quale presenta cellule specializzate chiamate fotorecettori. Esistono due tipi di fotorecettori: i bastoncelli, che consentono la visione notturna, e i coni, i quali permettono quella diurna, adattandosi alla luce permettono di distinguere colori e dettagli.
Tuttavia, vedere il mondo con gli occhi degli animali appare molto diverso in quanto i cosiddetti coni sono una prerogativa dell’uomo; animali diversi percepiscono il mondo in modo diverso in base alle capacità dei fotorecettori presenti nei loro occhi e dell’architettura neurale del loro cervello.
L’occhio umano, invece, non si distingue per la visione notturna ma per l’acutezza visiva distinguendo i dettagli di un’immagine. A tal proposito, si ricorda lo studio della ricercatrice Eleanor Caves sull’acuità visiva, effettuato su quasi 600 specie animali. Attraverso tale ricerca, è stato rilevato che l’occhio umano vede da 4 a 7 volte più particolari rispetto ai cani e gatti e a 100 volte rispetto ai topi.
Dunque, com’è vedere il mondo con gli occhi degli animali? Ce lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Plos Biology.
Da chi è stata ideata la nuova super-telecamera che permette di vedere il mondo con gli occhi degli animali?
Grazie alle tecnologie e ad uno studio svolto dalla collaborazione tra l’Università Queen Mary, nel Regno Unito, e i ricercatori dell’Hanley Color Lab della George Mason University, negli Stati Uniti, è possibile capire e vedere il mondo con gli occhi degli animali.
La squadra di scienziati, guidati da Vera Vasas, ha confrontato il nuovo sistema con un metodo tradizionale per analizzare e vedere il mondo con gli occhi degli animali, realmente e in maniera innovativa. Il metodo tradizionale prende il nome di spettrofotometria, che funziona utilizzando la luce riflessa dagli oggetti per stimare ciò che captano i fotorecettori degli animali. Finora, però, questi metodi hanno prodotto solo immagini fisse, in quanto dedurre informazioni spaziali è complesso e sono richiesti lunghi tempi di analisi e ricerche.
Lo studio ha permesso di vedere il mondo con gli occhi degli animali, attraverso la novità della super-telecamera ed un sistema software in grado di girare video di oggetti in movimento dal punto di vista animale in condizioni di illuminazione naturale. In particolare, tale dispositivo è costituito da un sistema di diverse telecamere, disponibili in commercio, assemblate in un involucro realizzato tramite stampa 3D, in modo tale da consentire la cattura dinamica di diverse lunghezze d’onda della luce: blu, verde, rosso e UV.
Uno degli studiosi, che si è dedicato al progetto, è Daniel Hanley, il quale si è espresso nel seguente modo:
«Da tempo siamo affascinati dal modo in cui gli animali captano il mondo visivamente. Le moderne tecniche di ecologia sensoriale ci permettono di dedurre come le scene statiche possano apparire a un animale. Forniamo gli strumenti a ecologisti e registi per catturare i colori percepiti dagli animali anche in movimento. Tuttavia, gli animali spesso prendono decisioni cruciali su bersagli in movimento, ad esempio individuando elementi di cibo».
Vedere il mondo con gli occhi degli animali: differenze per ogni specie animale
Vedere il mondo con gli occhi degli animali è interessante poiché ogni specie possiede caratteristiche diverse. Gli occhi degli insetti, ad esempio, non sono in grado di percepire chiaramente i colori, o comunque lo fanno in modo molto diverso da noi umani. Essi distinguono il giallo, il blu e possono percepire i raggi ultravioletti, la loro vista è particolarmente efficace ad individuare oggetti in movimento, grazie ai riflessi molto rapidi.
Gli occhi dei pesci possiedono recettori appositi per percepire i raggi UV e vedono principalmente in sfumature di verde, rosso e blu. L’acqua, agendo da filtro, altera la luce man mano che si scende di profondità e le capacità visive dei pesci diminuiscono drasticamente con la distanza. Tuttavia, mammiferi come le balene e i delfini sfortunatamente non vedono il blu del mare.
I gatti, invece, hanno una dote particolare: vedono meglio di noi umani al buio e sono capaci di riadattare la vista ad ogni tipo di luminosità. Ciò è dovuto, ancora una volta, alla maggior percentuale di bastoncelli rispetto ai coni, 6-8 volte superiori in numero rispetto a quelli umani. Si ritiene che non possano percepire il rosso, l’arancione e il marrone, ma vedrebbero bene il giallo, il verde, il violetto, il blu e il grigio.
Vedere il mondo con gli occhi degli animali sembra quasi una magia. Il migliore amico dell’uomo come vede il mondo?
Il cane vede in modo sfocato, con i contorni poco definiti e la loro visione percepisce efficientemente gli oggetti in movimento, rispetto ad una condizione di staticità e distanza.
Non riconosce il rosso, il verde e l’arancione, ma vede bene il blu, il giallo e la luce ultravioletta. Nonostante ciò, la sua visione è per lo più costituita da moltissime sfumature di grigio.
Dunque, vedere il mondo con gli occhi degli animali, seppur sembri trattarsi di un mondo nuovo, a tratti strano e inverosimile, è affascinante e fantastico.