Vanessa Lemen: la luce dietro le mani, sul petto e nell’aria

Vanessa Lemen

Vanessa Lemen ci regala la visione di ciò che accade quando impariamo a brillare anche in mezzo al dolore e alla paura.

Vanessa Lemen (San Diego, California) è una pittrice che sembra essere emersa dalla nebbia proprio come i soggetti da lei ritratti e ha portato la sua luce attraverso i suoi quadri. Ha partecipato a molte mostre di arte di solo e di gruppo, ha studiato pittura e design grafico e gestisce una sua galleria privata ed è possibile trovare le sue opere non solo sul suo sito ma anche in diverse gallerie online.

Non si descrive facilmente quello che è possibile vedere nei quadri di Vanessa Lemen. Innanzitutto perché l’ambientazione non si sa cosa sia: è uno spazio tra gli spazi? È nebbia? È mare? È fumo? È un sogno? Un incubo?

E poi chi sono quelle figure? Sono angeli? Persone? Ricordi? Fantasmi? Evocazioni?

Domande, solo domande mentre si osservano le opere di Vanessa Lemen. Vale la pena stare a guardare qualcosa che non ti sa dare alcuna risposta? Non dovrebbe, l’arte, lasciarci qualcosa? Non dovrebbe essere una certezza?

Forse. Oppure c’è, da qualche parte dentro di noi, l’incantevole, ammaliante e irresistibile voglia di ammirare e amare anche ciò che non fa altro che lasciarci dubbi, che a volte sono vuoti d’anima, a volte sono buchi di terra fertile.

Vanessa Lemen
Vortex
vanessalemenart.blogspot.com

I quadri di Vanessa Lemen sembrano disperdere la profondità di campo tutta intorno il soggetto per poi raggrumarsi come in coagulazione all’improvviso dentro il soggetto stesso, facendolo emergere dal fondo per gradazione e sfumature dello stesso colore, donando all’occhio l’impressione che la figura stia affiorando e che, piano dopo piano, ci sia una distanza immensa tra il volto e le sue mani, quest’ultime quasi sempre dipinte con un volume e un dettaglio realistico davvero potente.

Melt Back In The Wave
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Sono colori dalle tinte ghiacciate a muoversi intorno queste figure evanescenti, talmente freddi da far sentire il vento sulla schiena. E questi angeli stanchi e bellissimi a catturare la nostra attenzione in quella nebbia di sfumature grigio-bluastre.

Sembrerebbe tutto così, nulla di straordinario, dopotutto.
Se non fosse per quel dettaglio che cattura e decentra tutta l’attenzione: il tocco di luce.
E all’improvviso tutta quella nebbia diventa un cielo tempestoso sì, ma immenso. Quelle figure sono evanescenti sì, ma delicatissime e presenti.

Vanessa Lemen distribuisce la luce in maniera inaspettata e commovente, così come ci si può aspettare da un tramonto dopo un giorno di tempesta. Nel grigiore vagamente blu della tela, su questi corpi leggeri, si stagliano piccoli punti luce che si allargano in un alone magico e discreto.

Luce che si posa sul petto, che attraversa le mani, che accarezza i capelli, che illumina il viso. Una luce intima, alle volte, che parte dai soggetti.

Letters To A Young Poet
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La Lemen sembra riuscire a raffigurare quello che accade quando riusciamo a brillare. Quando decidiamo di farlo, schiaffando via la tempesta che abbiamo intorno.
Altro non siamo che corpi delicati e fragili che emergono dalla nebbia e a volte perdiamo pezzi nel tentativo di farlo.

Ma imparare a brillare, ricordarsi che abbiamo la forza di farlo, automaticamente ci trasforma in opere d’arte rivoluzionaria.

Vanessa Lemen ci regala il ritratto dell’invito più audace di tutti: oggi brilla.

Gea Di Bella

 

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