“La mia mamma diceva sempre che i mostri non esistono, non quelli veri. E invece esistono“. Con queste parole scandite da Ellen Ripley , inizia Alien la clonazione, quarto film della fortunata saga iniziata nel 1979. Ma, non è dello xenomorfo che vogliamo parlare, seppur l’argomento affascina i maniaci del genere. Vogliamo parlare di un altro tipo di mostro, che ha attinenza e affinità con quello di Alien, ma vive e si muove tra noi, si confonde abilmente, è difficile da scovare ed eliminare, si nutre di noi? No, non è Equitalia, e nemmeno Matteo Salvini. Il nostro mostro si chiama Vampiro Emozionale. E non stiamo parlando di qualche vampiro puzzolente con i canini di plastica che vediamo al cinema, questo genere di vampiro è meno conosciuto ai più ed è molto più subdolo, ma soprattutto fa molti più danni dei classici del vampiro classico. Ma, andiamo con ordine:
Chi sono?
Sono essenzialmente grandi manipolatori. Killer della felicità presentano come vittime e manipolando e raggirando, pian piano entrano nelle grazie dei malcapitati che prendono a cuore la loro situazione. Inizia così per la sfortunata vittima una querelle che terminerà con l’annientamento totale. I vampiri emozionali, detti anche vampiri affettivi, si comportano come parassiti, scelgono la vittima, la svuotano della sua essenza vitale, poi spariscono e vanno in cerca di una nuova vittima. Di solito sono persone pessimiste che quando creano un legame però, tendono ad essere dominanti, e si legano quindi sempre a persone pessimista a loro volta, ma molto remissive e assoggettabili. La loro bravura sta nel riuscire a far leva sui sensi di colpa delle loro prede, che essendo spesso persone deboli, si sentono in obbligo nei loro confronti e gli permettono di attingere energia vitale. Sostanzialmente il vampiro emozionale, ha una bassa stima di sé stesso, ha carenze affettive, non è capace di amare. Spesso ha una vera e propria ossessione verso la sua preda, e manie di controllo spasmodico che scambia per amore, tende ad essere , molto pungente e velenoso nei commenti, si lamenta di qualsiasi cosa, giudica tutto e tutti, specialmente la sua preda, cerca di isolarla dal resto dei suoi affetti cosicché possa divenire più gestibile e completamente asservita. Più la vittima è spaventata, debole ed insicura, più lui trae energia, ed è lui stesso a creare insicurezza nella vittima, la distrugge psicologicamente con continue critiche mettendo in risalto i suoi difetti, tanto che la vittima ad un certo punto si convince che tutte le sue critiche siano vere. La getta nello sconforto, la fa sentire una nullità, utile solo per assecondare ogni richiesta del vampiro che diventa il centro del suo mondo, l’unica ragione della sua esistenza. Il vampiro è una persona molto camaleontica, è capace di cambiare opinione a seconda della persona con cui interloquisce, si inserisce bene in qualsiasi contesto, è abile nella menzogna, nel seminare zizzania e discordia , usa il ricatto morale per piegare gli altri, è sempre molto ambiguo, e cerca sempre di dividere per imperare. Come i vampiri del cinema però, il vampiro emozionale deve essere “invitato” ad entrare, non può fiondarsi in casa senza invito. È sempre la vittima che gli permette di attecchire, gli da modo di succhiare emozioni e linfa vitale. Non abbiate paura dei mostri al cinema e nemmeno di quelli che si nascondono sotto il letto o nell’armadio o negli anfratti bui. I mostri sono intorno e spesso sono cordiali e ci sorridono, dicono di amarci e noi ci crediamo. Ma, i mostri sono anche dentro noi e spesso non lo sappiamo, a volte, i mostri siamo noi.