Da cinquemila a centomila candele a Vallerano torna la notte più luminosa e magica dell’estate: vicoli, strade e piazze verranno illuminate per donare al paese un’aura romantica, sognante e fatata.
La notte delle candele di Vallerano senza perdere l’allure romantica e un po’ naif con cui prese il via è ormai divenuto un evento internazionale. Unico nel suo genere e di grande fascino. Gemellato con la «Nit d’espelmes» a Pals, in Costa Brava. Quasi centomila candele accese per i vicoli del centro storico. Oltre ventimila visitatori, tanti spettacoli dal vivo tra concerti, allestimenti e rappresentazioni varie.
Manifestazione conclusiva e di punta del Festival Piccole Serenate Notturne. Organizzato dall´Associazione Musicultura e, da quest´anno, la neo nata associazione Piccole Serenate Notturne Notte delle Candele. Si svolge ogni anno a fine agosto nel suggestivo borgo di Vallerano. Uno dei centri più vitali e vivaci della tuscia.
Una straordinaria favola sotto le stelle, la Notte delle Candele, è l’evento che trasforma il centro storico di Vallerano in uno scenario fiabesco; illuminato solo da 100.000 candele e dalle stelle. Si potrà vivere, tra i vicoli, una suggestiva atmosfera: giocolieri, artisti di strada, musicisti e osservazione astronomica. Una manifestazione unica ed emozionante per grandi e piccini con spettacoli ed intrattenimento per tutti i gusti.
Nel borgo di Vallerano nasce la magia di una notte
La magia di una notte di fine agosto con luci da fiaba che illuminano strade e vicoli di un antico paese e ne esaltano i contorni degli archi, delle case, delle chiese. Seguendo tratti di scalinate e vicoli come in un percorso obbligato dal quale non si può ovviare. Migliaia fiammelle che in connubio con quella pietra e quei cunicoli sanno dare un effetto policromo. Tutto ha inizio con l’avvio del festival Piccole Serenate Notturne, organizzato dal Comune di Vallerano insieme all’Associazione culturale che ne riporta il nome. Associazione di cui è presidente Dino Rapiti, oggi simbolo di un evento che nel suo incedere diviene storia.
Gli ideatori sono Maurizio Gregori ed Emiliano Di Vozzo, attuali direttori artistici. Coloro che hanno creato le Piccole Serenate Notturne con alle spalle una storia decennale, legata alla piazza dell’Oratorio a Vallerano, che per la sua forma nasce come teatro naturale. L’intento era quello di creare un evento caratteristico che facesse da manifestazione di punta conclusiva al Festiva Piccole Serenate Notturne. Una sorta di paesaggio fiabesco, e così è stato.
Il borgo medievale si presta ad essere scenografia perfetta.
Vallerano è un paese che conta poco più di 2.600 abitanti, il comune ha postato l’idea al di là delle declinazioni politiche. Come gli ideatori, ne ha condiviso il principio della identità e della innovazione, ricercando nell’ insieme l’evoluzione di Vallerano nelle sue peculiarità. Un cammino entusiasmante tra identità e futuro per un piccolo borgo paese che ha saputo raggiungere, con una un’iniziativa come la Notte delle Candele, un respiro internazionale, grazie alla sua nota distintiva.
Il borgo medievale di Vallerano è situato a circa 17 Km a Ovest da Viterbo, i primi insediamenti risalgono all’età del Bronzo. Successivamente occupata dagli Etruschi fino al 300 a.C., in seguito passò sotto il dominio dei Romani. Il centro storico è caratterizzato da mura e torrioni medievali, vicoli e archetti pittoreschi. La chiesa di San Vittore risale al XV-XVIII secolo, mentre la parrocchia di Sant’Andrea è del XVIII secolo.
Inoltre vi è la presenza della tomba del noto scrittore e giornalista Corrado Alvaro (1859-1956). Poco distante da Vallerano, in località Pantaniccio, vi è la Grotta di San Salvatore, all’interno la cappella dell’Alto Medioevo che conserva l’altare scavato nella pietra viva. Sono presenti resti di affreschi bizantino ed un’atmosfera arcana.
Coinvolgimento dei giovani e del paese
Alla manifestazione di Vallerano vi è un gran coinvolgimento di tutto il paese. I cittadini residenti nel centro storico sono il cuore pulsante per quest’evento che parte subito dopo la festa patronale, San Vittore. Parte attiva nell’organizzazione sono soprattutto i giovani. L’evento è divenuto anche una sorta di competizione nell’allestire il vicolo più bello ciò non toglie la coesione sociale al gran gioco di squadra. Unico trinfatore, chiaramente, è il borgo di Vallerano.
Quest’anno i temi che ispirano alcune delle scenografie sono i fiori ed il ghiaccio accompagnate da illuminazioni e videoproiezioni speciali nella piazza principale. Con il coinvolgimento di tutti i residenti di Vallerano il borgo sarà allestito di ceri e lucine all’esterno di ogni abitazione, tutto in una gara di fantasia. Infine tra le novità, quest’anno, un parco di bus colorati per accompagnare i visitatori dai parcheggi ai piedi del borgo. Fino al cuore della manifestazione.
Felicia Bruscino