Vaccino per il virus zika: forse siamo vicini

virus zika

Arriva notizia dall’Università di Adelaide di un importante passo avanti nella ricerca di un vaccino per il virus Zika. La scoperta è stata pubblicata su Science Advances.
Abbiamo scritto ampiamente in precedenza sul virus Zika, di come anche se l’emergenza internazionale decretata dall’OMS è finita il virus non sia certo sparito e del fatto che anche se la prima minaccia rappresentata dal virus è per i feti (dunque il contagio di donne in gravidanza) in realtà provoca altri danni, ad esempio l’atrofia testicolare causata dal virus zika. Ciò non toglie che il pericolo maggiore che si cerca di scongiurare siano i casi di microcefalia, letteralmente significa testa piccola, ma poiché le dimensioni della testa sono legate a quelle del cervello la microcefalia è dovuta a un difetto congenito nello sviluppo del cervello che può essere di varie gravità.
Nel primo dei miei precedenti articoli che ho linkato avevo scritto che la ricerca di un vaccino segnava il passo ora però dall’Adelaide Medical School è giunta notizia della sperimentazione sui topi di un promettente vaccino.
Il vaccino sperimentato è basato sulle cellule T, cioè scatena un diverso tipo di risposta immunitaria rispetto a quelli tradizionali basati sugli anticorpi.




Adesso il passo successivo sarà avanzare il vaccino alla fase preclinica che precede la fase 1 della sperimentazione su esseri umani, in questa fase bisognerà individuare il giusto dosaggio e verificare l’azione protettiva su diversi modelli preclinici.
Alla ricerca che è durata anni hanno collaborato alcune dei più eminenti esperti mondiali del virus zika, tra cui il professor Dan Barouch direttore del centro di virologia e ricerca sui vaccini della Harvard Medical School e la professoressa Sarah Robertson direttrice del Robinson Research Institute dell’Università di Adelaide.
Ora l’obiettivo è dopo aver dimostrato che il vaccino è efficace e non rischioso trovare un partner commerciale che abbia interesse a portare a termine la sperimentazione e poi a produrlo.
Una volta ottenuto il vaccino per il virs zika la strategia di impiego a cui pensano i ricercatori sarà vaccinazione di massa delle donne in età fertile in modo da alleviare l’impatto sulla salute della comunità globale.

Roberto Todini

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