Vaccino cubano: le uscite di Burioni in difesa della democrazia occidentale

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Il vaccino cubano dà una lezione al virologo Roberto Burioni.

Il vaccino cubano, finanziato interamente dal fondo pubblico, è quasi pronto per essere somministrato a tutta la popolazione dell’isola per combattere il Covid-19. “Entro 6 mesi produrremo 100 milioni di dosi del vaccino Soberana 02”. A confermarlo è Vicente Vèrez, il presidente dell’Instituto Finlay che ha sviluppato il vaccino.  Le notizie che arrivano da Cuba danno nuova speranza di fronte alla lotta contro il Covid-19.

Cuba sviluppa 4 tipi di vaccino. Si punta al Soberana 02 entro marzo.

Non c’è da stupirsi se i grandi passi in avanti contro il virus siano spesso partiti da questa isola di appena 11 milioni di abitanti. Cuba vanta di un efficiente sistema di salute e ricerca pubblica, che gli ha permesso di registrare solo 150 decessi da coronavirus fino all’anno scorso. Al tempo stesso gli istituti pubblici cubani hanno potuto sviluppare in autonomia ben 4 tipi di vaccini in fase di sperimentazione. Senza contare l’embargo imposto dagli Stati Uniti da oltre 60 anni che impedisce all’isola di acquistare i vaccini somministrati in Europa, quello di Pfizer-BioNTech e quello di Moderna. Ad ogni modo, Cuba è stata in grado di portare avanti la produzione in particolare del Soberana 01 e 02. Questi due vaccini si basano in subunità. Il ricettore RBD del virus viene unito con il toxicoide tetanico. In sostanza, il principio del vaccino contro il tetano è usato anche come base per il vaccino anti Covid-19. Il presidente di BioCubaFarma, Eduardo Martinez spiega che il vaccino Soberana 02 ha dato ottimi risultati. Si prevede infatti di concludere la terza fase di sperimentazione entro fine marzo.



Parla Burioni: “Vaccino cubano? Si ma solo nelle democrazie occidentali”.

Sebbene i dati siano tutti accessibili in Internet non sono mancate le critiche. In particolare hanno fatto discutere  le uscite di Roberto Burioni, il virologo del San Raffaele di Milano, che in questi giorni è tornato a dire la sua sul fronte dei vaccini tramite un messaggio via twitter. “A me va benissimo anche il vaccino cubano, a patto che la sperimentazione avvenga in un luogo dove uno scenziato che dice che non funziona non finisce in galera”. Con tanto di emoticon sorridente e poi precisa: “Insomma in una bella democrazia occidentale”.

Nel ring di twitter che ama tanto Burioni è intervenuto anche Fabrizio Chiodo, Professore di Chimica all’Avana e ricercatore dal 2014 presso l’Insituto Finlay dove ha collaborato alla sperimentazione di Soberana 01 e 02. Il ricercatore italiano ha confutato le affermazioni di Burioni difendendo il sistema cubano che si è sempre sottoposto alle analoghe fasi internazionali dell’Oms. “Il prossimo passo è quello di collaborare con l’Oms per fornire gratuitamente il vaccino nei paesi in via di sviluppo” spiega Chiodo ai microfoni.

E pensare che proprio la democrazia occidentale adesso è in mano al colosso Pfizer che ha disatteso gli impegni e pensa di tagliare le dosi come sta succedendo in Italia. Il virologo del San Raffaele ha ribadito sempre su twitter che un ipotetico vaccino prodotto in italia sarebbe inutile. Insomma non sbaglia chi pensa che la pandemia abbia messo in ginocchio il sistema saitario della democrazia occidentale di cui parla Burioni.

Valerio Caccavale

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