Moderna inizia la sperimentazione di un vaccino contro HIV con tecnologia a mRNA, ovvero la stessa usata per il vaccino prodotto per sconfiggere covid-19.
Cosa è l’HIV?
L’HIV è una delle più grandi sfide per la medicina. La sigla sta per Virus dell’Immunodeficienza Umana (Human Immunodeficiency Virus). Dietro queste tre lettere si nascondono due specie di Lentivirus (un retrovirus) che causano la sindrome da immunodeficienza acquisita, conosciuta anche come AIDS. Quest’ultima è una malattia che indebolisce il sistema immunitario fino all’insorgere di gravi infezioni o tumori. La trasmissione del virus avviene mediante rapporti sessuali, contatto con sangue, sperma, liquido vaginale, o durante la gravidanza per trasmissione dalla madre al feto.
Ogni anno vi sono circa 2 milioni di nuovi casi, nonostante l’attuazione di alcuni trattamenti per contenere la diffusione dell’HIV. Dal 1981 ad oggi sono stati calcolati circa 37 milioni di vittime di AIDS.
Cosa è un vaccino a mRNA?
Il vaccino che sfrutta la tecnologia a RNA messaggero (mRNA), è differente da quelli tradizionali, che contengono un frammento del virus indebolito o inattivato. Infatti, come suggerito dal nome, lo RNA messaggero si occupa di veicolare un codice, una sequenza, un’informazione utile per la sintesi proteica. L’informazione contenuta in questo mRNA porta alla sintesi di una specifica proteina (detta antigene) che è solita trovarsi all’esterno del virus contro il quale è stato prodotto il vaccino. Ovviamente, questa proteina verrà considerata come estranea dal sistema immunitario e, dunque, stimola una risposta immunitaria nell’organismo.
Moderna dà il via alla ricerca del vaccino contro HIV.
Sebbene la notizia sembri recente, in realtà è già da gennaio che Moderna ha annunciato l’intenzione di investire sui vaccini contro HIV. Ad Aprile aveva invece comunicato l’inizio dei test pre-clinici di tre vaccini potenziali contro HIV.
La notizia che sta facendo scalpore in questi giorni è, invece, l’inizio della prima fase della sperimentazione umana. Due dei tre vaccini hanno infatti completato la fase pre-clinica, ricevendo l’autorizzazione per l’avvio della sperimentazione di fase 1.
Questa fase consisterà in dei test che coinvolgeranno 56 volontari sani tra i 18 e 50 anni, con lo scopo di verificare, intanto, la sicurezza del vaccino, piuttosto che l’efficacia. Verrà comunque registrata la risposta anticorpale dei pazienti, i quali sono divisi in quattro gruppi diversi (a ognuno dei quali spetta una particolare versione del vaccino).
I due vaccini sono stati chiamati mRna-1644 e mRna-1644v2-Core. Sono stati sviluppati da Moderna in collaborazione con la International AIDS Vaccine Initiative (Iavi) e la Bill and Melinda Gates Foundation. E, come si intuisce dai nomi, sono tra loro molto simili.
Come funziona questo vaccino contro HIV?
Lo scopo di questo vaccino è quello di produrre anticorpi bnAbs (incaricati di neutralizzare l’HIV) attraverso la stimolazione dei linfociti B. Tali anticorpi saranno responsabili dell’attacco alla glicoproteina gp120 utilizzata dall’HIV per infettare le cellule e riprodursi.
Cosa aspettarsi?
Moderna punta ad avere i primi risultati per l’inizio del 2023, concludendo le tre fasi previste. Serviranno probabilmente 5 anni per la conclusione dello studio e della sua approvazione scientifica.
E’ ancora presto per fare dei pronostici, ma le basi ottimistiche vi sono. Infatti, l’antigene che dovrebbe codificare il vaccino di Moderna contro HIV, ha determinato, in una sperimentazione di qualche tempo fa, una buona risposta immunitaria nel 97% dei partecipanti.
Leonardo Mori