Vaccino anti Alzheimer efficace sui topi: presto la sperimentazione umana

Vaccino anti Alzheimer

Il nuovo decennio potrebbe segnare una svolta nella cura della demenza senile, grazie a un rivoluzionario vaccino anti Alzheimer.

Gli esperimenti sui topi

In un articolo su Alzheimer’s Research & Therapy, gli scienziati dell’IMM e dell’UC hanno presentato i risultati ottenuti finora nello sviluppo del vaccino anti Alzheimer.  Lo scopo dello studio è rimuovere le placche della proteina beta-amiloide (Aβ)e le proteine TAU. Il loro eccessivo accumulo, infatti, causa la neuro-degenerazione, che porta alla demenza senile.

Durante gli esperimenti, i topi sono stati programmati per sviluppare il morbo di Alzheimer. Una volta trattati con il farmaco sperimentale, gli animali hanno prodotto anticorpi specifici per Aβ e TAU. In seguito, gli scienziati hanno osservato i roditori in vari puzzle labirintici. I topi vaccinati hanno ottenuto risultati migliori, che si sono protratti per mesi.  Il nuovo vaccino anti Alzheimer, quindi,  potrebbe scatenare le difese del sistema immunitario contro la malattia.

Ghochikyan, tra i principali autori dello studio, ha dichiarato:

Il nostro approccio sta cercando di coprire tutte le basi e superare i precedenti blocchi nella ricerca di una terapia per ritardare la progressione della malattia di Alzheimer in un numero crescente di persone in tutto il mondo.




I test sull’uomo

Alla luce di questi risultati, i ricercatori guardano con ottimismo alla sperimentazione del vaccino anti Alzheimer sull’uomo.  I test clinici potrebbero cominciare nei prossimi 18-24 mesi.  Finora, sono state molte le possibili cure che hanno fallito i test sull’uomo. È bene ricordare, infatti, che malgrado il successo degli esperimenti sui topi, la terapia potrebbe non funzionare sugli esseri umani.

Si stima che entro il 2050 saranno 130 milioni le persone affette da Alzheimer. Da qui, l’urgenza di un  vaccino anti Alzheimer, con cui ritardare e combattere la malattia. Per questo, l’eventuale efficacia di un farmaco così rivoluzionario potrebbe rappresentare una svolta nella storia della medicina, e non solo.

Laura Bellucci

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