Scatta l’ora X per chi non è in regola con i vaccini a scuola

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Nella giornata di oggi 30 aprile, i dirigenti scolastici di 12 regioni trasmetteranno alle rispettive Asl la documentazione fornita da genitori, tutori o affidatari per gli obblighi vaccinali. Da qui in poi si chiude il ciclo della raccolta dei certificati e scatteranno controlli ed esclusioni dagli asili nonché le sanzioni nelle scuole dell’obbligo per i ragazzi non vaccinati. Non è chiaro quanti al rientro dal ponte del Primo maggio rischieranno l’esclusione. Solo in Veneto si contano 21mila minori completamente scoperti dalle somministrazioni obbligatorie.





Per i servizi educativi all’infanzia e per le scuole dell’infanzia (0-6 anni), la presentazione della documentazione rappresenta un requisito fondamentale per l’accesso nelle strutture (comprese quelle private non paritarie).
Per gli altri gradi di istruzione, a partire dalla scuola elementare, la mancata presentazione della documentazione nei termini previsti non comporterà né il divieto di ingresso negli istituti scolastici né quello di partecipare agli esami. Nel caso non vengano rispettati gli obblighi, verrà attivato dall’Asl un percorso di recupero delle vaccinazioni. Con il rischio, in caso di ulteriore inadempienza, di incorrere in sanzioni amministrative.




Intanto, è stato segnalato un netto miglioramento in quasi tutte le regioni italiane: nella maggior parte di esse, 11 su 21, è stato raggiunto l’obiettivo di immunizzare almeno il 95% dei nuovi nati con il vaccino esavalente (quello che protegge contro malattie gravissime come polio, difterite e tetano). Sono aumentate anche le vaccinazioni contro il morbillo (+4%), ma solo in una regione – il Lazio – è stata raggiunta la quota del 95% di bimbi immunizzati. Questi dati sono stati confermati nel corso della Settimana europea delle Vaccinazioni (European immunization Week), che si è tenuta dal 23 al 29 aprile: la copertura vaccinale al 31 dicembre 2017 in età pre-scolare, somministrata generalmente tra i 5 e i 6 anni, ha evidenziato un +2,94% per la quarta dose di antipolio (era dell’85,7% nel 2016 contro l’88,68% del 2017) e un +3,57% per la seconda dose di anti morbillo (82,2 nel 2016 contro l’85,8% del 2017).

Alessandra Serratore 




 

 

 

 

 

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