Apprendiamo la notizia dal sito di Penn Medicine la facoltà di medicina dell’Università della Pennsylvania della pubblicazione su Science Translational Medicine di una ricerca a proposito di nuovi vaccini che sarebbero efficaci sui neonati.
La ricerca è stata condotta sui topi. Vaccinare i neonati con i vaccini tradizionali si è rivelato un compito molto arduo perché in presenza di un alto livello di anticorpi materni questi spengono la risposta immunitaria stimolata dal vaccino. Gli anticorpi materni sono un’arma a doppio taglio, sono una difesa indispensabile per il neonato che non ha ancora sviluppato le sue difese ma impediscono di ottenere una vaccinazione efficace contro malattie come il morbillo e l’influenza che se contratte a quell’età possono essere mortali.
Dunque finora la prassi è stata di non vaccinare prima dei 6-12 mesi, il problema è soprattutto quella finestra tra il momento in cui gli anticorpi materni scemano e quando il bambino viene vaccinato, il tempismo è essenziale ma rimane sempre un periodo in cui è particolarmente scoperto da ogni protezione.
I vaccini tradizionali sono basati su una proteina virale coltivata in laboratorio che deve stimolare la risposta immunitaria, esiste ora una nuova classe di vaccini basati sull’mRNA (RNA messaggero) che programmano le cellule a produrre antigeni simili a quelli della malattia, il che scatena una risposta immunitaria molto più robusta, i ricercatori guidati da Elinor Willis, una post dottoranda prima autrice della ricerca, si sono quindi orientati su un vaccino mRNA-LNP, cioè basato su mRNA modificato incapsulato in nanoparticelle di lipidi.
La differenza di comportamento tra questo vaccino e quello tradizionale è che produce una reazione prolungata, così quando gli anticorpi materni cominciano a scemare il vaccino basato sull’mRNA è ancora attivo e genera la risposta immunitaria del bambino. I ricercatori hanno lavorato sul virus dell’influenza ma non c’è motivo per cui il procedimento non possa essere usato per altri virus, la potenzialità è di uno scenario futuro del vaccinare i neonati in cui un bimbo viene vaccinato per tutto quello per cui può essere vaccinato, i vaccini basati sull’mRNA sviluppano la reazione anche in presenza degli anticorpi materni, ma ciò che è più importante è che continuano a farlo nel tempo, non appena il livello degli anticorpi materni cala le nascenti difese immunitarie del bambino vengono stimolate.
Roberto Todini