L’uso di antidepressivi in gravidanza potrebbe essere dannoso

antidepressivi in gravidanza

Uno studio pubblicato su BMJ mostra una correlazione tra l’uso di antidepressivi durante la gravidanza da parte delle mamme e la maggiore incidenza di disturbi psichiatrici nei bambini.
La ricerca viene dall’università di Aarhus e in particolare dal centro nazionale per le ricerche basate sulle registrazioni, cioè i ricercatori non hanno fatto esperimenti o indagato un proprio panel di persone, hanno invece studiato le registrazioni sanitarie di un enorme numero di soggetti, dati che nei paesi più avanzati diventano sempre più capillari e sono una fonte preziosa.
Le cifre dello studio sull’uso di antidepressivi in gravidanza
Sono stati esaminati i dati medici della bellezza di 905.383 bambini, nati tra il 1998 e il 2012, di questi 32.400 ha sviluppato un disordine psichiatrico nel corso della propria vita.




I bambini sono stati divisi in quattro gruppi:
1) bambini non esposti ad antidepressivi mentre erano in grembo;
2) bambini le cui madri erano sotto antidepressivi ma ne hanno interrotto l’assunzione in gravidanza;
3) bambini le cui madri erano sotto antidepressivi da prima della gravidanza e hanno continuato a prenderli durante;
4) bambini le cui madri hanno iniziato a prendere antidepressivi proprio durante la gravidanza.
Il risultato è stato che a 16 anni di età l’8% dei bambini del primo gruppo aveva una diagnosi di qualche disturbo psichiatrico, l’11,5% del secondo, il 13,6% del terzo e ben il 14,5% del quarto.
Non chiedetemi perché il dato per i figli di chi aveva appena iniziato ad assumere antidepressivi sia ancora peggiore di chi li prendeva da prima (gruppo 3), ma la differenza non sembra enorme, come ci si poteva aspettare aver sospeso l’assunzione sembra aver giovato (gruppo 2) ma il dato è ancora parecchio più alto di quello dei bambini del gruppo 1

Non è tutto bianco e nero e l’ereditarietà gioca una parte
Lo studio ha però pure tenuto conto del fatto che l’ereditarietà gioca una parte nei disturbi psichiatrici e quindi che non è tutto bianco o nero, i dati sembrerebbero indicare che ci sia una correlazione di uso di antidepressivi durante la gravidanza e insorgenza di disturbi psichiatrici nei bambini, il fatto che sospenderli sembri aver avuto un effetto positivo abbassando la percentuale dei bambini affetti potrebbe indicare che se è vero che avere la mamma che soffre a sua volta di disturbi aumenta la possibilità che li abbia anche il figlio (ereditarietà) l’uso degli antidepressivi durante la gravidanza lo aumenti ulteriormente.



Ma c’è un altro modo di leggere i dati, per esempio è plausibile che le donne che non hanno smesso di essere trattate con antidepressivi durante la gravidanza fossero quelle che soffrivano di disturbi psichiatrici più seri. La conclusione dei ricercatori è che una depressione o altro disturbo non trattato durante la gravidanza potrebbe essere un rischio per madre e bambino ancora più grande della probabile correlazione tra uso di antidepressivi e insorgenza di patologie psichiatriche nel bambino, quindi il corso più saggio sarebbe tener presente il rischio e valutare caso per caso il da farsi senza colpevolizzare le donne.

Fonte immagine: Shutterstock

Roberto Todini

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