USA, lo sport a favore del Black Lives Matter dopo il caso Blake

sport a favore del Black Lives Matter
Il caso Jacob Black ha risvegliato il risentimento per le ingiustizie sociali sopportate dalla popolazione afroamericana. Ancora una volta, è avvenuto lo schieramento del mondo dello sport a favore del Black Lives Matter. Questa volta con un’accezione radicale.

Domenica 23 agosto, Jacob Blake, un uomo afroamericano, è stato colpito da sette colpi sparati dalla polizia in Kenosha mentre cercava di salire a bordo della sua auto, dove vi erano già tre dei suoi figli. Le pallottole hanno danneggiato gravemente la sua spina dorsale, lasciandolo parzialmente paralizzato. La vicenda è diventata virale dopo che il video della sparatoria ha iniziato a girare online.

Lo sport a favore del Black Lives Matter: il boicottaggio dei giochi

I giocatori della NBA e della WNBA, NBA femminile, sono storicamente in prima linea nelle manifestazioni contro il razzismo sistemico e la violenza della polizia. Gli sforzi si sono moltiplicati dalla morte di George Floyd e Breonna Taylor e con il risveglio del movimento Black Lives Matter.

Negli ultimi mesi abbiamo visto i giocatori della NBA sostenere il movimento attraverso gesti simbolici come inginocchiarsi durante l’inno nazionale e indossare magliette che riportavano frasi di giustizia sociale. Molti atleti si sono anche spesi in prima persona partecipando attivamente alle marce de alle proteste in strada.

I gesti simbolici durante le partite hanno avuto un impatto limitato, spingendo qualcuno a chiedersi se il problema non fossero le partite stesse in quanto l’intrattenimento sportivo può distogliere l’attenzione delle persone dalle rivendicazioni di giustizia dei movimenti sociali.

Probabilmente è stato proprio questo pensiero a spingere gli atleti della NBA, WNBA, Major League Baseball (MLB) e Major League Soccer (MLS) a schierarsi ancora una volta contro il razzismo e la violenza delle autorità a seguito del caso Blake. Questa volta la presa di posizione è stata più radicale e ha comportato il boicottaggio delle partite di mercoledì.





La fiamma della rivolta e dello schieramento del mondo dello sport a favore del Black Lives Matter è partita dai giocatori del Milwaukee Bucks. Gli atleti si sono rifiutati di uscire dallo spogliatoio per giocare i playoff contro la squadra Orlando Magic. La partita è stata quindi rinviata. La mossa dei Milwaukee Bucks ha spinto anche altre squadre a rifiutarsi di giocare, e altre due partire di playoff sono state annullate. Il gesto non ha precedenti nella storia della NBA.

Non solo boicottaggio

Le giocatrici della squadra Washington Mystics della WNBA si sono presentate alla partita indossando delle magliette con scritto il nome di Jacob Blake e sette fori nella schiena a rappresentare i colpi di pistola che hanno colpito l’afroamericano. Alcune giocatrici, come Renee Montgomery dell’Atlanta Dream, hanno anche deciso di terminare la stagione per impegnarsi nella lotta per la giustizia sociale.

I Lakers e i Clippers hanno dichiarato di voler terminare anticipatamente il campionato. Tuttavia, durante nella riunione tra l’associazione giocatori, i rappresentanti della federazione, i presidenti delle squadre e gli allenatori, è stato deciso di riprendere a giocare probabilmente a partire da domani. I giocatori hanno, però, espresso una richiesta imprescindibile. La NBA e i singoli proprietari di ogni franchigia dovranno assecondare e sostenere i giocatori nella lotta a sostegno del BLM.

Inoltre, oggi a Orlando gli arbitri della NBA hanno manifestato scendendo in strada indossando una maglietta che riporta “Everybody vs. Racism”.

Gli altri sport

L’onda di disdegno non si è spenta nel basket, ma ha colpito anche il baseball, il calcio e il tennis.

In particolare, la tennista Naomi Osaka ha annunciato che non giocherà nella semifinale della Women’s Tennis Association (WTA) di Cincinnati. In seguito all’annuncio dell’atleta, la direzione del torneo ha deciso di annullare tutte le partite in programma per mostrare la solidarietà al movimento BLM e al caso di caso Jacob Blake. L’Association of Tennis Professionals (ATP) e la WTA hanno deciso di sospendere i tornei di tennis di tutto il mondo per un giorno intero.

L’Osaka ha poi accettato di partecipare alla semifinale in seguito all’ok della direzione di posticipare l’evento sportivo a venerdì.

Il valore delle proteste sportive

Come detto all’inizio, i gesti simbolici degli sportivi stanno avendo un impatto molto limitato nel reale. Tuttavia, gesti storici come il boicottaggio delle partite come forma di protesta dimostrano che il valore sociale dello sport è enorme, soprattutto quando viene esercitato a livello agonistico e da sport che coinvolgono un grosso giro d’affari.

È improbabile che il gesto possa influenzare il risultato delle elezioni presidenziali di novembre o che rappresenti un cambiamento sociale radicale, tuttavia è un segno importante messo in atto da un ente molto noto che ritrae il desiderio di cambiamento all’interno del mondo dello sport e di una parte della società statunitense.

Noemi Rebecca Capelli

 

Exit mobile version