Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong Un terranno un secondo vertice sulla denuclearizzazione a febbraio.
L’annuncio è stato dato dalla segretaria di stampa della Casa Bianca Sarah Sanders, dopo la conclusione di un incontro tra Donald Trump con il negoziatore nordcoreano Kim Yong Chol:
Il presidente Donald J. Trump ha incontrato Kim Yong Chol per un’ora e mezza, per discutere della denuclearizzazione e di un secondo summit, che si svolgerà verso la fine di febbraio…il presidente non vede l’ora di incontrare il presidente Kim in un luogo che sarà annunciato in un secondo momento.
Kim Young Chol ha parlato dapprima con il Segretario di Stato Mike Pompeo a Washington, DC. Pompeo non ha lasciato trapelare nulla sull’esito della riunione, durata meno di un’ora. Il Segretario di Stato è poi partito insieme a Kim Yong Chol per la Casa Bianca, dove il negoziatore ha incontrato Trump.
Yong Chol aveva già incontrato Trump nel giugno 2018, quando gli aveva consegnato, da parte di Kim Jong Un, una busta di grandi dimensioni, che aveva scatenato teorie analitiche e l’ilarità del Web.
Secondo alcuni analisti, l’ enorme lettera era parte dei passi meticolosi compiuti dalla Corea del Nord per presentare Kim come uno statista internazionale legittimo.
In seguito alla busta e alla visita del negoziatore, Trump aveva annunciato la volontà di incontrare a breve il leader nordcoreano per discutere del disarmo nucleare e della pace tra i due paesi. Dopo il summit di Singapore, Trump aveva dichiarato che la Corea del Nord non era più una minaccia nucleare per gli Stati Uniti e il Paese asiatico ha mantenuto una pausa di 14 mesi sui test.
Le tensioni degli ultimi mesi e la distensione recente
Ma il Washington Post aveva riportato nel luglio 2018 che, secondo le agenzie di spionaggio degli Stati Uniti, la Corea del Nord stava costruendo nuovi missili. Gli Stati Uniti hanno allora ripetutamente chiesto alla Corea del Nord di fornire un elenco relativo al proprio arsenale nucleare.
Nel discorso di Capodanno, Kim Jong Un ha dichiarato che la Corea del Nord potrebbe dover intraprendere una strada diversa se gli Stati Uniti mantengono le sanzioni e chiedono l’intervento unilaterale da Pyongyang. Ma Kim ha anche detto che le relazioni potrebbero rapidamente migliorare se gli Stati Uniti adottassero ‘azioni corrispondenti’.
Questo mese Trump ha espresso delle dichiarazioni positive in merito ai rapporti con la Corea del Nord:
Abbiamo un ottimo dialogo … non andrò oltre, dirò solo che è molto speciale. E chiunque altro tranne me, sarebbe in guerra ora.
L’annuncio su un secondo summit ha riaffermato la fiducia di Trump nelle proprie capacità negoziali per tagliare anni di sfiducia e colloqui senza fine e stringere un accordo con la Corea del Nord per abbandonare il programma di armi nucleari.
Ulteriori negoziazioni tra i due Paesi sono previste in Svezia. Gli incontri potrebbero coinvolgere i migliori diplomatici svedesi.
Teresa Franco