L’uomo del Similaun, conosciuto anche come Ötzi, è una mummia di raro prestigio archeologico. Venne trovato il 19 settembre del 1991 sul monte Simulaun da una coppia di tedeschi. Dopo anni di analisi e studi sui resti di questa mummia speciale si è arrivati ad una conclusione un po’ triste.
Ötzi e la malattia
Grazie ad una radiografia è stato possibile comprendere che l’uomo del Similaun era malato. A quanto pare Ötzi soffriva di problemi cardiaci. A confermare tutto ciò è la presenza di tre calcificazioni alle coronarie della povera mummia. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica RöFo – Fortschritte auf dem Gebiet der Röntgenstrahlen, e oltre a rivelare qualcosa di spiacevole hanno però fornito nuove piste circa i meccanismi di diffusione di alcune patologie.
Tra queste malattie una più di tutte riguarda la genetica. Questa scoperta ha infatti permesso di comprendere meglio comela genetica influisca in modo massiccio sulla predisposizione alle patologie. Tra queste patologie vi è anche l’arteriosclerosi, una malattia di cui l’uomo moderno soffre molto. I dati giunti dagli svariati test condotti sulla mummia sono facilmente paragonabili ai dati di uomo di oggi tra i 40 e i 50 anni. La differenza tra i due però è che Ötzi non era un uomo sedentario, mentre quello moderno sì. Per questo motivo dunque il ruolo dei geni ha ancora più importanza.
Ötzi, il ritrovamento
L’uomo del Similaun fu ritrovato da una coppia di tedeschi, Erika ed Helmut Simon. I due si stavano godendo un’escursione tra le montagne quando notano qualcosa di strano. Inizialmente i due, vedendo il corpo, pensarono ad un alpinista deceduto. Una volta trovato, in ogni caso, non persero tempo a chiamare la gendarmeria austriaca per ricevere soccorso. Durante le fasi di recupero però accadde qualcosa di spiacevole, il personale infatti non pose attenzione a quello che, inconsapevolmente, era un reperto archeologico di grande importanza. In quell’occasione purtroppo vennero danneggiate alcune parti del corpo di Ötzi e del suo equipaggiamento. Oggi l’uomo del Similaun è custodito all’interno del museo archeologico dell’Altro Adige nella città di Bolzano.