La corretta nutrizione influisce sulla statura media mondiale, lo studio inglese mette entrambi i sessi italiani ad ottime posizioni.
Uno studio condotto dall’Imperial College di Londra e successivamente pubblicato su eLife, ha analizzato i cambiamenti di altezza tra uomini e donne in un centenario di storia.
In un secolo alcune popolazioni hanno alzato la loro media, mentre altre le hanno drasticamente abbassate; nella rivista scientifica si può leggere che sono gli olandesi di sesso maschile ad avere la media più alta, ben 182,5 cm consacrandosi gli individui più alti sul globo terrestre, il primato femminile lo detengono le donne lettoni con una media pari a 170 cm.
L’incremento di altezza più significativo si riscontra negli uomini iraniani e nelle donne della Corea del Sud, i primi hanno innalzato la media di 16,5 cm mentre le ragazze dagli occhi a mandorla sono più di 20 cm.
Le prime posizioni in classifica del sesso maschile sono occupate dai paese del nord Europa, il primo stato bagnato dal mediterraneo lo troviamo alla 14ª posizione con 179,7 cm di media, si tratta della Francia; guardando la graduatoria alla rovescia gli stati con la media inferiore sono concentrati nell’Asia sud-orientale e nell’Africa sub-sahariana, riscontrando di fatto che l’uomo più basso lo si trova nel Timor, con una media di 159,8 cm, al 198° piazzamento troviamo il Laos e al 199° lo Yemen, rispettivamente con 159,9 e 160,5 cm di media. Il paese Europeo con l’uomo più basso è Malta che con 173,3 cm occupa la 73esima posizione.
Per quanto riguarda il genere femminile, l’Europa dell’est occupa 9 posizioni sulle prime 11, anche in questo caso i Paesi Bassi si trovano sul podio, ma questa volta con la medaglia d’argento avendo di media 168,7 cm. Le donne più brevi di statura si trovano in Guatemala, nell’America centrale dove l’altezza media sfiora 149,4 cm; subito prima del fanalino di coda vi sono le Filippine con 149,6 cm che con le colleghe americane sono le uniche al mondo a scendere sotto i 150 cm.
Focalizzandoci sulla’Italia i nostri stalloni si posizionano al 29° posto con 177,8 cm guadagnando la bellezza di 27 posti rispetto al secolo precedente; non sono da meno le nostre belle che classificandosi 32ª hanno migliorato di 23 posizioni il loro piazzamento con 164,6 cm mettendosi alle spalle Svizzera, Inghilterra e spagna.
Uno dei professori che ha curato la ricerca, Majid Ezzati, afferma che queste variazione positive o negative di altezza siano dovute alla differenza di nutrizione che i bambini hanno nei primi anni di età, sostenendo inoltre che l’obesità influisca sulla soglia di crescita della statura, in pratica lo sviluppo muscolare ed osseo ne risente, allo stesso modo nei paesi meno ricchi dove si soffre di malnutrizione o comunque di povertà le persone sono soggette a rimanere abbastanza al di sotto della media Europea. Rimanendo sul discorso dei chili di troppo lo studio sottolinea che gli Stati Uniti in questi ultima centinaia di anni abbia perso inesorabilmente posizioni in classifica in entrambi i sessi; Gli uomini dal 3° sono passati al 37° piazzamento mentre le donne dalla 4ª casella sono passate alla 42ª. Non a caso gli USA sono uno dei paesi con il più alto tasso di obesità infantile.