Credono nella forza dell’educazione, della conoscenza, ma anche dei post e delle storie. Gli unfluencer propongono un modo alternativo e consapevole per comunicare sui social, dimostrando che chi afferma che l’intelligenza non vince sulle nuove piattaforme digitali si sbaglia.
Il fondatore
Cercavo altre persone che avessero a cuore l’utilizzo dei social media per trasmettere il sapere in ogni sua forma.
Il progetto Unfluencer (@unfluencer.s) nasce da Andrea Nuzzo (@nootso), venticinquenne laureato in comunicazione. La sua avventura sui social inizia nel 2015 con il format “Sii come Bill”, con cui cercava di mandare messaggi educativi e suggerire comportamenti etici in modo ironico e leggero. Questo suo primo progetto si è evoluto con l’uscita dell’omonimo Magazine e con la pubblicazione del romanzo “Bill esce dal web”, nel quale Andrea ha racconta i propri valori. Dopo i primi successi, ha deciso di vincere la sua paura di esporsi e metterci la faccia. Così ha iniziato diverse rubriche su TikTok, come “TG 7 cose” in cui riflette su tematiche attuali, investiga i trend più popolari e sfama i propri follower di curiosità interessanti.
Rendere i social un posto migliore
Purtroppo ultimamente la parola influencer ha assunto un’accezione piuttosto negativa; è vista come qualcuno che sponsorizza un prodotto senza alcun fine, come se avesse tra il pubblico delle persone senza una mentalità critica. Bisognerebbe creare un nuovo termine per far capire che i social hanno un potenziale veramente allucinante. […] Ho individuato persone che secondo me condividono contenuti perché hanno veramente una passione e vogliono trasmetterla.
Accortosi di aver superato la soglia entro la quale ci si può definire “Influencer”, Andrea ha deciso di prendervi le distanze e rimodellare il concetto in modo da sentirsi pienamente rappresentato. Non vuole influenzare, ma informare. Nasce così il termine “Unfluencer”, che sta per unconventional influencer, influencer non convenzionale. La sua idea si è dilatata nel momento in cui anche altri content creator hanno appoggiato il progetto.
Il gruppo, nato concretamente nella primavera 2022, accoglie ragazzi specializzati in ambiti diversi: filosofia, linguistica, psicologia, storia, matematica e scienza. Sono tutti però accomunati da un obiettivo comune, rendere i social un posto migliore, offrendo spunti di riflessioni che inneschino dibattiti e confronti costruttivi. In questo modo sperano di riabilitare l’immagine che ci si è fatta dei social, come un mondo superficiale e ostile.
Tra l’online e l’offline
Il gruppo è approdato su tutti i canali social possibili: Instagram, Youtube, TikTok, Twitch, Telegram. Questo gli consente non solo di arrivare a quanti più ascoltatori possibili, ma di sperimentare diversi strumenti comunicativi. Tuttavia non si limitano alla dimensione digitale, ma entrano anche in quella reale attraverso convegni, interviste, conferenze e anche viaggi culturali insieme ai propri seguaci.
In questo modo il movimento è stato conosciuto e apprezzato da persone di tutte le età. Sebbene alcuni di loro siano laureati, altri studenti universitari, cercano di semplificare al massimo i concetti per renderli accessibili a chiunque, proprio per la varietà del proprio pubblico. Da questo derivano alcuni nickname degli aderenti al progetto come @benedetta.artefacile o @linguisticattiva.
Gli Unfluencer sono contro la demonizzazione dei social perché, sfruttando a pieno il loro potenziale, loro sono riusciti a trovarvi il lato positivo e vogliono mostrarlo a quante più persone possibili.