E’ arrivata la conferma: la Francigena verso il riconoscimento di patrimonio dell’UNESCO.
L’itinerario millenario attraversa l’Italia dal Nord al Centro-Sud ed è motivo di grande attrazione culturale per diverse ragioni. Innanzitutto per motivi religiosi, per molti pellegrini che intendono intraprendere il percorso spirituale che dal Nord dell’Europa portava a Roma. La Via Francigena oggi suscita interesse anche per chi sceglie un turismo che non sia quello di massa, per chi è mosso dalla curiosità di scoprire una realtà millenaria o per chi intende sfidare se stesso con un viaggio impegnativo ma ricco di tappe affascinanti.
In tutta Italia c’è una fitta rete di “amanti della Francigena“, che si sono impegnati per investire in questo itinerario in termini di risorse e di promozione turistica, riattivando numerosi e antichi percorsi.
Le fasi della candidatura
La procedura si compone di alcune fasi. Nel corso della prima è prevista la richiesta di iscrizione nella Tentative List nazionale.
Già nel 2010 è stato attivato il percorso della candidatura UNESCO della Via Francigena, ma poi sospeso nell’anno successivo. Dal 2017 è in corso nuova fase operativa che coinvolge le sette regioni italiane (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio) congiuntamente con MIBAC e Associazione Europea delle Vie Francigene, il cui lavoro di squadra ha permesso l’inserimento nella Tentative List.
C’è poi la seconda fase che coinvolge Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia: lo scopo è candidare l’intero itinerario della Via Francigena, seppur nelle sue distinte sezioni. Infatti potranno essere individualmente candidate nella Lista del Patrimonio Mondiale, alla condizione che venga conservato l’intoccabile e indiscusso valore universale della Via.
Secondo l’Associazione Europea delle Vie Francigene, essa merita di vedere riconosciuta la sua importanza a livello mondiale:
“L’itinerario europeo merita di veder riconosciuta la sua straordinaria particolarità ed importanza sia sotto il profilo culturale che naturale. La Via Francigena rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo per i territori, ma anche di tutte le comunità locali che dovranno essere coinvolte in questo progetto. Si tratta di un bene complesso, patrimonio dell’umanità, da tutelare e valorizzare all’interno della rete UNESCO, la quale andrebbe ad aggiungersi a quella del Consiglio d’Europa che ha certificato la Via Francigena dal 1994”.
Da quasi 20 anni l’Associazione Europea delle Vie Francigene si occupa di coordinare lo sviluppo e la valorizzazione di questo meraviglioso itinerario che attraversa l’Italia e l’Europa, contribuendo a ripercorrere la storia del nostro continente.